“Tutto sua madre”, al Teatro Gerolamo un esilarante monologo sulla propria identità

Milano. Gianluca Ferrato, per la prima volta al Gerolamo dal 20 al 22 ottobre, propone il suo nuovo spettacolo al pubblico milanese. “Tutto sua madre”, tratto dal libro “Les garçons et Guillaume, à table!”, diventato anche film di grande successo, interpretato dallo stesso autore Guillaume Gallienne, è un esilarante, sottile, profondo monologo, diretto da Roberto Piana. Il monologo è talmente ricco di personaggi da sembrare una commedia. La particolarità è che tutti questi personaggi sono interpretati da un unico attore in una sorta di girandola da trasformista della parola e della voce. Dunque, una straordinaria prova d’attore. O meglio, una grande opportunità. Si tratta di un testo nel quale si ride tanto, si fanno le dovute riflessioni sui condizionamenti familiari e si capisce come qualsiasi (ri)nascita sia provvidenziale, auspicabile o addirittura necessaria, anche quando si tratta di un coming-out al contrario. Quello di Guillaume, il protagonista della storia. L’equivoco infatti si crea già nel titolo, non tanto in quello cinematografico, “Tutto sua madre”, ma nell’originale teatrale, “Les garçons et Guillaume, à table”, perché i garçons, cioè i ragazzi, altro non sono se non i fratelli di Guillaume, sono maschi, belli, testosteronici, mentre lui è l’esatto contrario. Inviso al padre e ai fratelli, si ritroverà così ad imitare e a far vivere tutte le donne che ha immaginato o conosciuto, diventando via via la Principessa Sissi, l’Arciduchessa Sofia, una perfetta ballerina andalusa, sua nonna, sua zia. Insomma ogni donna che osserva o che ammira. Ma più di ogni altra cosa si trova a compiacere e a idolatrare sua madre, alla quale vuole dimostrare di essere unico. In questa perenne ricerca Guillaume prova lui stesso a diventare la madre in ogni sua sfumatura, in ogni sua caratteristica: per questo la famiglia lo considera effeminato. Nonostante trucchi e moine, crisi d’identità, principesse e svolazzi, esilaranti malintesi, la sua vera natura emergerà in una sorta, appunto, di coming-out all’incontrario. La storia prenderà una piega bizzarra e imprevedibile, che lo condurrà finalmente ad incontrare una ragazza, la “sua” ragazza, con cui scoprire finalmente la possibilità di avere un amore… diverso. E reale, quello che lui ha sempre desiderato. Lo spettacolo è soprattutto la storia di un ragazzo e poi di un uomo che, attraverso peripezie e avventure, cerca di affermare la propria identità sessuale che, invece, lo aveva frettolosamente catalogato come omosessuale.

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