“Il Tavolo delle trattative”, a Milano l’installazione agita di Alessandro Bergonzoni in sinergia con Emergency

Milano. Sabato 1 novembre, dalle 16.00 alle 20.00, Casa degli Artisti di Milano presenta “IL TAVOLO DELLE TRATTATIVE”, una installazione agita di Alessandro Bergonzoni, realizzata in collaborazione con Emergency. Dopo le tappe di Bologna e Roma, l’installazione arriva a Milano, negli spazi della Casa, e sarà visibile al pubblico dalle 16.00 alle 18.00 dopodiché, a partire dalle 18.30, seguirà il momento performativo di Bergonzoni insieme ai suoi interlocutori. Un tavolo come opera d’arte e atto civile: otto arti artificiali, provenienti dal Centro di riabilitazione di Emergency in Iraq, diventano le gambe di un tavolo che, privo di gambe proprie, trova sostegno in ciò che resta delle guerre. Su quel piano di legno, ferro, forex e cemento che poggia – simbolicamente e concretamente – su corpi mutilati e vite spezzate dai conflitti, l’artista costruisce un gesto di restituzione: un modo per ridare visibilità e voce a chi la violenza ha colpito nel corpo. Attorno a quel tavolo Bergonzoni convoca una pluralità di interlocutori – esponenti delle istituzioni, della cultura, della scienza, dell’informazione, dell’arte, delle religioni e dell’attivismo – invitandoli a sedersi, parlare, ascoltare e agire, in un confronto che diventa esercizio di coscienza collettiva. In questa occasione saranno gli artisti che abitano e hanno abitato la Casa ad intervenire al tavolo. L’artista non modera ma “officia” l’incontro: incalza con domande, provoca, ribalta prospettive. Chiede ai partecipanti di mettersi nei panni degli altri, per ridare alla parola pubblica la sua funzione più profonda, quella di ricostruire legami, non di dividerli. Il Tavolo delle Trattative è una scultura performativa ma anche un dispositivo di consapevolezza. Un tavolo anatomico e politico insieme, che svela su cosa poggia davvero ogni diplomazia e ogni compromesso sugli arti, e dunque sulle vite di chi li ha perduti per sempre. È una sala operatoria del pensiero, dove si tenta di riattivare il contatto, di negoziare non solo posizioni ma umanità, di riconoscere che ogni trattativa – etica, politica o personale – deve ripartire dai corpi e dalle ferite che la realtà ci consegna. Per Casa degli Artisti questa tappa milanese rappresenta l’occasione di riaffermare la funzione pubblica dell’arte come pratica di ascolto e responsabilità. Un gesto che unisce l’urgenza etica di Emergency alla capacità di Alessandro Bergonzoni di trasformare la parola in atto e la scena in spazio di coscienza collettiva.

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

This site is protected by reCAPTCHA and the Google Privacy Policy and Terms of Service apply.