“Storie”, al Piccolo Teatro Studio Melato le composizioni di Paolo Jannacci e Daniele Moretto

Milano. Al Piccolo Teatro Studio Melato, dal 20 al 25 ottobre, andrà in scena “Storie” di Stefano Massini con Paolo Jannacci e Daniele Moretto.

Nella sua “officina del racconto dal vivo”, Stefano Massini, accompagnato dalle composizioni di Paolo Jannacci e Daniele Moretto, restituisce, attraverso il potere evocativo della parola, le tante piccole, grandi storie, nascoste tra le pieghe del nostro presente.

Dopo gli appuntamenti estivi al Chiostro Nina Vinchi, Stefano Massini torna a incontrare il pubblico del Piccolo con le sue storie, tratte dal patrimonio della letteratura europea, individuate tra le pieghe della storia, rintracciate nella quotidianità: sono storie che aspettano solo di essere scoperte e che Massini, con l’accompagnamento di Paolo Jannacci al pianoforte e Daniele Moretto alla tromba, porta all’attenzione degli spettatori.
“Che cosa c’è prima di un testo?” – si chiede Massini. “Semplicemente: la scintilla di una storia, l’innamoramento per la sua forza, per gli echi che contiene, e dunque la volontà di raccontarla. Solo che le storie si nascondono ovunque. Soprattutto oggi, nella proliferazione dei mezzi di comunicazione, in cui la bulimia del narrare a tutti i costi si traduce in valanghe di sequenze inutili. Scopri allora che all’alba del Terzo Millennio uno scrittore è innanzitutto questo: un rabdomante, un cercatore d’oro del Klondike alla ricerca di vene sepolte, nascoste, sedimentate. Proviamo a farci strada nell’officina del racconto, laddove prende forma il viaggio antico dell’evocare, quel sistema di metafore e rimandi che Borges definiva incanto, magia, anatomia incredibile del reale. È l’anticamera di future storie, il prologo del non ancora detto, il Libro della Genesi in cui la creazione è ancora tutta da organizzare. In Principio fu il Verbo. Ovvero: niente esisteva, ma tutto cominciò a vivere nell’attimo stesso in cui qualcuno scelse la sua storia. E noi ci stiamo tutti dentro. È solo un gioco di specchi, in fondo”.

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