“Shakespeare 2.0. Lucrezia”, la violenza di genere e il femminicidio secondo il drammaturgo inglese

Bologna. Si intitola “Shakespeare 2.0. Lucrezia” lo spettacolo che vede l’attore Claudio Santamaria e la scrittrice, giornalista e conduttrice Francesca Barra per la prima volta condividere insieme il palcoscenico al Teatro Celebrazioni di Bologna sabato 9 marzo alle ore 21.00. Tratto dal testo “Lo stupro di Lucrezia”, scritto da William Shakespeare nel 1594 e dedicato al Duca di Southampton Henry Wriothesley, lo spettacolo è un reading teatrale che affronta il tema attuale e scottante della violenza di genere e del femminicidio. Claudio Santamaria dà voce all’atroce sventura della nobile Lucrezia – sposa di Collatino, violentata da Sesto Tarquinio, irruente e spregiudicato figlio dell’ultimo re di Roma –, anche attraverso i suoi pensieri e le sue visioni, e fa del poema shakespeariano un manifesto di denuncia. La narrazione si amplifica grazie agli interventi di Francesca Barra, che la riporta all’attualità, un tempo in cui si è quotidianamente costretti a confrontarsi con violenze e sopraffazioni a discapito delle donne. «Siamo così abituati a esprimere opinioni, a ridurci a tifare mentre in ballo ci sono le vite degli altri e il loro dolore, da aprire la bocca immediatamente – dice la giornalista. Io vorrei che invece, di fronte alla dignità delle storie altrui, restassimo a bocca chiusa in teatro, prestassimo attenzione, riflettessimo con i giusti modi e tempi. Questo spettacolo è dedicato alla vita degli altri, preziosa e ingiudicabile». In una versione senza scena, se non quella sonora affidata al violino di Davide Alogna – che eseguirà musiche di Johann Sebastian Bach, Maria Theresia von Paradis, Christoph Willibald Gluck, Giovanni Battista Pergolesi ed Eugène Ysaÿe – con questa rappresentazione si racconta la forza oscura di un predominio, quello dell’uomo sulla donna, letto nella dimensione alta della poesia di Shakespeare. Il drammaturgo inglese si dimostra sempre un attento osservatore e indagatore dell’animo femminile, fine psicologo e acuto critico dei costumi; e il suo scritto è un efficace spunto per la realizzazione di questo potente racconto a due voci, che mira a smuovere le coscienze degli spettatori e porta a un paragone inevitabile con il presente, con le attuali cronache giudiziarie, con una realtà che sembra così lontana eppure è tremendamente vicina. “Shakespeare 2.0. Lucrezia” è una produzione AidaStudio Produzioni, nata da un’idea di Elena Marazzita.

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