Bari. Venerdì 10 novembre alle ore 11:00, nella Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto” di Bari, sarà presentata in anteprima alla stampa la mostra “1875 2005 2023 Il riposo Raffaele Belliazzi Giuseppe Caccavale”, promossa dalla Città metropolitana di Bari e curata da Chiara Bertola. La mostra racconta dell’incontro tra l’artista Giuseppe Caccavale (Afragola, 1960) e l’opera verista “Il riposo” di Raffaele Belliazzi (1835 – 1917), conservata nella Pinacoteca Metropolitana Corrado Giaquinto di Bari, da cui ha avuto origine una ricerca durata diversi anni.
L’esposizione riunisce, per la prima volta nella sua interezza, tutti i lavori, disegni, dipinti a pastello e a fresco, video che Giuseppe Caccavale ha realizzato intorno alla scultura di Belliazzi in diverse tappe (presso la Fondazione Querini Stampalia a Venezia nel 2006, nella galleria Marilena Bonomo di Bari e alla galleria Faggionato Fine Art di Londra nel 2008, nella galleria Claudia Gian Ferrari a Milano nel 2009) cui si aggiunge una poesia di Osip Mandel’stam, tratta dalle Ottave e scritta nel 1933.
Le tre date del titolo rimandano all’anno di realizzazione dell’opera (1875), all’anno del primo studio compiuto dall’artista sulla scultura (2005) e infine all’anno dell’attuale mostra. Il percorso espositivo è concentrato nella sala dove sono collocati, tra gli altri, gli affreschi greco-bizantini e le tavole di Alvise Vivarini e dove temporaneamente verrà posizionata la scultura in terracotta di Belliazzi per supportare il dialogo con l’intervento contemporaneo.
“1875 2005 2023 Il riposo Raffaele Belliazzi Giuseppe Caccavale” propone un nuovo approccio metodologico al tema del rapporto tra passato e presente in luoghi, come la Pinacoteca, ricchi di storia.
Alla conferenza stampa interverranno, con l’artista Giuseppe Caccavale, la consigliera metropolitana delegata ai beni culturali, Francesca Pietroforte, il dirigente del Servizio Beni Culturali e Ico, Francesco Lombardo, la curatrice della mostra Chiara Bertola con Marilena Di Tursi, autrice del testo Conversario e Micaela Paparella, consigliera comunale di Bari, delegata alle Politiche di valorizzazione del patrimonio storico-artistico ed architettonico e dei contenitori culturali. La mostra sarà inaugurata venerdì 10 novembre, alle ore 18.00 e resterà aperta fino al 14 gennaio 2024.
Giuseppe Caccavale è nato a Afragola (Na) nel 1960 e vive tra Parigi e Bari. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Le sue ricerche sono una stratigrafia di Discipline, un processo che determina pagine visive linguisticamente rinnovate attraverso grammatiche e modalità che vengono dai campi della traduzione. Ogni progetto si sviluppa come uno spazio musicale tra gesti e parole, la costruzione di figure e lettere con materiali naturali. Vari sono stati i soggiorni di studi al Monte Athos grazie all’Unesco e nelle Fiandre per studiare i Primitivi Fiamminghi e il canto polifonico.
Ha rappresentato l’Italia alla LVI Biennali di Arti Visive di Venezia, suoi progetti sono stati presentati al MAXXI di Roma, alla Chapelle de la Vielle Charitè di Marsiglia, Musèe de Marseille. All’Istituto Nazionale della Calcografia di Roma, da Faggionato Fine Arts a Londra, da Bernier-Eliades a Atene, da Claudia Gian Ferrari a Milano, Valentina Bonomo a Roma. Ha partecipato alla prima Triennale d’Arte d’Armenia.
Un’intensa collaborazione da anni si sviluppa con il CIRVA – Centre International de Recherche sur le Verre, Marsiglia. Ha realizzato due opere pubbliche in collaborazione con il compositore Stefano Gervasoni, il “Viale dei Canti” a Parigi, Istituto Italiano di Cultura, e “Segni per la speranza”, un webwall commissionato dalla Fondazione Spinola Banna e il Ministero alla Cultura a Torino. Un’ultima opera pubblica è stata realizzata con i suoi allievi a Parigi, “Projet Paul Celan”, Ecole des Arts Decò, Ecole Normale Superieure, Crous. Dal 2011 insegna Arti Murali e Poetica degli spazi all’Ecole Nationale Superieure des Arts Decoratifs di Parigi.