Nuovo appuntamento per scoprire la danza e il suo fascino a Modena

Modena. Spazio alla danza venerdì 22 e sabato 23 marzo al Teatro Storchi di Modena: Dada Masilo, giovane e talentuosa coreografa sudafricana di soli 23 anni, porta in scena la sua reinterpretazione del balletto classico Giselle. Lo spettacolo è presentato in collaborazione fra le stagioni di Emilia Romagna Teatro e Teatro Comunale di Modena.
Giselle arriva dopo il successo di Romeo e Giulietta (2008), presentato al National Arts Festival in Sud Africa dove ha ricevuto il prestigioso premio “Standard Bank Young Artist Award”, di Carmen (2009), per cinque settimane al Theatre du Rond-Point di Parigi nel 2014, e di Swan Lake (2010), che nel 2012 ha intrapreso il tour europeo ed è stato presentato anche al Joyce Theater di New York.
Giselle racconta di una giovane contadina che muore di crepacuore dopo aver scoperto che il suo amato è promesso ad un’altra. Le Villi, spiriti femminili che costringono gli uomini a danzare fino alla morte, portano Giselle fuori dalla sua tomba con l’intento di uccidere il suo amato, ma l’amore di Giselle lo salverà.
Nella versione di Dada Masilo, Myrtha, la Regina delle Villi, è una Sangoma (un guaritore tradizionale). Le Villi sono spiriti/antenati che invitano Giselle ad unirsi a loro. Non si tratta di un gruppo di ragazze afflitte, ma di qualcosa di più spaventoso. Sono donne morte straziate dal dolore. Vogliono vendetta. I loro spiriti potranno essere liberi solo se otterranno la morte di chi le ha fatte soffrire. Giselle non perdona. Dopo la sua vendetta, potrà affrancarsi dalla morte e tornare ad essere libera.

In fase di creazione Dada Masilo ha affermato: «È una grande sfida rivedere ancora un altro classico senza ripetermi. Questa creazione non ha nulla a che fare con il perdono, ma tratta temi come l’inganno, il tradimento, la rabbia e la sofferenza. Sto lavorando a nuovi movimenti e sto cercando di spingermi oltre sull’aspetto narrativo. Nel balletto tradizionale, l’intreccio narrativo è molto chiaro, ma la psicologia dei personaggi non è molto indagata… io vorrei andare più in profondità, e creare delle Villi che siano davvero feroci».

Dada Masilo è nata a Johannesburg, Sudafrica. All’età di 11 anni inizia a frequentare la Dance Factory. All’età di 19 anni viene ammessa al P.A.R.T.S. (Performing Arts Research and Training Studios) di Anne Teresa de Keersmaeker a Bruxelles, dove resta per due anni. Ritorna in Sudafrica nel 2008, dove viene insignita del prestigioso premio sudafricano “Standard Bank Young Artist Award for Dance”. Riceve tre commissioni da parte del “National Arts Festival” (la più importante manifestazione artistica del Sudafrica), nascono così Romeo and Juliet (2008), Carmen (2009) e Swan Lake (2010). Dal 2012, presenta regolarmente le sue creazioni in Europa. Nel 2016 presenta il suo Swan Lake in Canada, in Europa e al Joyce Theater di New York, dove ha tenuto sei recite. In seguito ha avuto una nomination per un Bessie award. L’autunno di quello stesso anno ritorna a New York per mettere in scena Spring al City Center nell’ambito del Festival Fall for Dance e poi ancora per una collaborazione con la DC Moore Gallery per la mostra di quadri “Bayou series” di Romare Bearden.
Nel maggio 2017, presenta la sua Giselle al Dansenshus di Oslo, in Finlandia, in Sudafrica, al Festival Impulstanz di Vienna (Austria), poi a Ginevra e in Italia. Il 2017 termina con gli spettacoli di Refuse the hour (una collaborazione con William Kentridge) a San Francisco e Los Angeles; e con le recite di Swan Lake a Singapore e in Germania. Nel 2018 presenta Giselle ad Hannover, a New York (The Joyce Theater), a Los Angeles (Wallis Annenberg Center for the Performing Arts) e al Quick Center for the Arts, Fairfield University, USA.
Ha inoltre presentato Refuse the hour con William Kentridge in molte città, tra queste: Parigi, Amsterdam, Berlino, Atene, Roma, New York, San Francisco, Los Angeles, Perth, Avignone e Vienna.
Dada Masilo è interprete delle sue creazioni insieme ad alcuni dei migliori danzatori sudafricani, altamente selezionati. È artista in residenza presso The Dance Factory.

Philip Miller è un artista sudafricano, compositore e artista del suono, lavora in diversi ambiti: musica dal vivo, film, installazioni video e sonore. Tra le sue collaborazioni di lunga data con vari artisti, tra i quali William Kentridge, ricordiamo i recenti progetti: “Triumphs and Laments”, a Roma, “Five Themes” alla Tate Modern di Londra, l’opera “Refuse the Hour”, l’installazione multimediale “Refusal of Time” presentata al Festival Dokumenta 13 di Kassel, al Metropolitan Museum of Art di New York e alla Whitechapel Gallery di Londra. La sua perfomance dal vivo della premiata composizione corale, Rewind, una cantata per voce, musica registrata e testimonianze è stata presentata in tutto il mondo. Ha inoltre firmato le colonne sonore di alcuni premiati film, documentari e serie TV, come: The Girl serie TV della TV Americana HBO; Miner’s Shot Down, documentario vincitore di un Emmy award, The Book of Negroes, serie della TV canadese CBC. Nel 2016 Philip Miller ha presentato la sua nuova installazione video-sonora, Bikohausen, al Darmstadt Summer Music Festival in Germania, e in collaborazione con il compositore Thuthuka Sibisi, ha presentato The African Choir of 1891 Re-imagined, alla Autograph Gallery di Londra.

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