“Matilda – il musical”, al Sistina la versione di Massimo Romeo Piparo e un inedito Luca Ward

Roma. Dal 7 dicembre e per tutte le festività natalizie, al Teatro Sistina di Roma, è in scena “Matilda – il musical”, nella nuova versione italiana firmata da Massimo Romeo Piparo. È la prima volta che arriva nei teatri del nostro Paese uno dei libri più amati da intere generazioni, portato al grande successo dal film del 1996 diretto da Danny De Vito e successivamente approdato su Netflix nella versione musical con Emma Thompson.
Protagoniste del musical le avventure della bambina fuori dal comune che tutti conosciamo: Matilda vive in una famiglia in cui non è amata né compresa dai genitori e dal fratello ma grazie ai suoi super poteri, alla sensibilità e alla brillantezza, sfida e sovverte i soprusi del mondo degli adulti e del collegio guidato dalla temuta preside Trinciabue, coinvolgendo i suoi compagni di classe.
La storia è rivolta ad un pubblico di ogni età (anche se amata particolarmente dai più piccoli) e celebra valori universali come l’amicizia, il coraggio di credere in sé stessi, l’amore per i libri e la cultura, veicolando un importante messaggio di speranza per il futuro contro ogni forma di vessazione o bullismo.
Del resto, si tratta di temi già cari a Roald Dahl, autore anche de “La fabbrica di cioccolato”, arricchiti in questo caso dal testo di Dennis Kelly e dalle musiche e liriche di Tim Minchin, che per l’occasione sono state interamente adattate in italiano dallo stesso Piparo, che ha già riscosso grande successo internazionale grazie a “Cats”, “Mamma Mia”, “Billy Elliot” ed “Evita”, vincendo oltre 50 premi tra cui sette Olivier Awards e cinque Tony Awards.
Elemento fondamentale per la riuscita dello spettacolo, oltre al carattere universale dei temi trattati, il poliedrico cast scelto per questa nuova veste italiana: Alice Mangione e Gianmarco Pozzoli (The Pozzolis Family) interpretano gli stravaganti e cinici genitori di Matilda, riuscendo a divertire il pubblico grazie alle loro improbabili gag che valorizzano, a contrasto, le doti e i valori di cui Matilda è portatrice, regalando così alcuni dei momenti più partecipativi della serata.
Il ruolo della preside Trinciabue è invece affidato ad un inedito Luca Ward, alle prese con il suo primo ruolo femminile. L’attore, acclamato dal pubblico fin dal suo ingresso in scena, si mostra incredibilmente a fuoco anche grazie alla duttilità vocale che lo rende, seppur paradossalmente, credibile nei panni dell’arcigna preside del collegio.
Altra figura fondamentale è quella della complice maestra Dolcemiele, interpretata dalla brava Giulia Fabbri, che a teatro ha già interpretato Mary Poppins; Matilde e l’insegnante infatti, come spiega lo stesso Piparo, sono le due “eroine femminili”, a cui si contrappongono le altre due “anti-eroine”, ovvero una madre “sbagliata” e una preside che stravolge il proprio ruolo di educatrice trasformandosi in aguzzino di giovani adolescenti.
Il regista sottolinea come nella storia è possibile “ritrovare buona parte delle carenze contemporanee: l’educazione scolastica, il rapporto con la famiglia, il potere disumanizzante della televisione”; la forza del racconto musicale è dunque quella di “ripensare il ruolo di quelli che restano i due pilastri fondamentali della formazione dell’individuo: la scuola e la famiglia”.
Particolare menzione, tra il cast di giovanissimi talenti che popolano il palcoscenico nel corso dell’intero spettacolo, per la protagonista, l’appena undicenne Giulia Chiovelli, un vero e proprio prodigio sviluppatosi proprio all’interno dell’Accademia del Sistina; nonostante la sua giovanissima età, Matilda dimostra un innato talento per il canto e per il ballo, oltre che per la recitazione, mostrandosi così assolutamente a suo agio su un palco così importante come quello del Sistina.
Lo spettacolo scorre con un ritmo gradevole e coinvolgente per tutti i suoi 140 minuti ed è arricchito anche dalla presenza di un’orchestra rigorosamente dal vivo, diretta da Federico Zylka, che rende ancora più energica l’esperienza musicale per il pubblico presente in sala, enfatizzando in particolare le esibizioni corali sul finale.
Dopo il periodo natalizio, lo spettacolo attraverserà l’Italia in tour, arrivando a Firenze (dall’ 11/01/2024), Torino (dal 19/01/2024), Genova (dal 25/01/2024), Milano (dal 15/02/2024) e Bari (dal 22/03/2024).

Crediti foto: Gianluca Sarago.

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