Massimo Venturiello dirige “Assassini” a Officina Pasolini

Roma. Dalla letteratura al teatro “Assassini”, spettacolo diretto da Massimo Venturiello, con la direzione musicale di Antonio Di Pofi, andrà in scena venerdì 17 e sabato 18 maggio alle ore 21 e domenica 19 maggio alle ore 18 a “Officina Pasolini – Regione Lazio”, Laboratorio di Alta formazione artistica e Hub culturale.

I giovani artisti della sezione Teatro di Officina Pasolini e i musicisti del Conservatorio Santa Cecilia portano sul palco un nuovo lavoro di Massimo Venturiello che unisce tre classici del teatro attraverso un unico tema: la violenza che può nascere dall’amore. Un argomento tanto attuale quanto antico che esplora le possibilità di terribile degenerazione di questo sentimento. Si va così alla riscoperta della “Medea” di Euripide, dell’ “Otello” di Shakespeare e della “Sonata a Kreutzer” di Tolstoj, opere immortali che rivivono anche grazie alle musiche che accompagneranno la rappresentazione, scritte appositamente dalla classe di Composizione e che saranno eseguite dal vivo dai giovani musicisti del Conservatorio Santa Cecilia.

Spiega il regista: “I giovani attori del secondo anno di Officina Pasolini con i musicisti del Conservatorio di Santa Cecilia daranno vita a uno spettacolo in cui parola e musica coabiteranno per trattare attraverso tre grandi classici della drammaturgia internazionale, “Otello, Medea e Sonata a Kreutzer”, il tema della gelosia e le sue nefaste conseguenze. In un’epoca in cui quotidianamente assistiamo inermi a continui episodi di femminicidio, “Assassini” vuole anche essere un’occasione di riflessione su come a volte l’amore possa prendere una direzione malata e condurre a drammatiche conclusioni. A poco più di metà del percorso formativo credo inoltre che l’opportunità di interpretare questi ruoli memorabili, che hanno segnato la carriera di tanti grandi attori e di interagire con la musica dal vivo creata per l’occasione dai giovani musicisti del Conservatorio, sotto la supervisione del maestro Antonio Di Pofi, rappresenti un valido contributo di crescita e perfezionamento artistico”.

“Coniugare (o giustapporre) parola, gesto e musica, rappresenta una delle più alte sfide dell’espressione artistica – aggiunge il Direttore del Conservatorio S. Cecilia Maestro Roberto Giuliani. – Perseguendo questo obiettivo il Conservatorio continua a operare per una interazione sempre più serrata con le altre realtà romane dell’espressione artistica, tra le quali appunto l’Officina Pasolini”.

Per Antonio Di Pofi, docente di Composizione del Conservatorio a cui è affidata la direzione musicale dello spettacolo, infine: “Il progetto Assassini nasce dall’esigenza di far sperimentare agli studenti di Composizione per la musica applicata un’esperienza professionale nella quale misurarsi con la realizzazione di musiche di scena per un vero allestimento teatrale. Questo allestimento ha posto ai compositori una vera e propria sfida, portandoli a misurarsi con esigenze registiche che contemplavano diversi linguaggi, e molteplici riferimenti temporali e emotivi”.

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