“Il Trovatore Ballabile”, una rivisitazione della celebre opera verdiana al Teatro Bonci di Cesena

Cesena. L’Usignolo, gruppo di musicisti fondato da Mirco Ghirardini e Francesco Gualerzi che ricostruisce l’esperienza dei Concerti a fiato (antenati delle nostre bande di oggi) con un repertorio che si rifà ai cosiddetti “ballabili” diffusi in particolare tra Reggio Emilia e Parma verso la fine dell’Ottocento, presenta il 6 gennaio al Teatro Bonci di Cesena (ore 18.00) “Il Trovatore Ballabile”, rivisitazione della celebre opera di Giuseppe Verdi: i temi verdiani trascritti per questa curiosa formazione che utilizza anche strumenti molto rari della musica popolare (Mirco Ghirardini quartino e lettura, Andrea Medici quartino, Fabio Codeluppi tromba, direzione e arrangiamenti, Valentino Spaggiari bombardino, Cristina Zambelli genis, Dimer Maccaferri corno, Gianluigi Gialla Paganelli tuba), si alternano a una narrazione ironica e surreale della trama.

Ma cosa c’entra Verdi con il liscio? Tutto! Nelle grandi opere verdiane i “sapori” della musica popolare si mescolano naturalmente alla tradizione classica e al gusto di raccontare storie drammatiche, appassionanti e ricche di colpi di scena. L’ensemble di musicisti, autentici virtuosi dei loro strumenti, fa rivivere le melodie verdiane rievocando i balli popolareschi e i gruppi che giravano per feste e sagre. La trama dell’opera viene raccontata tra un pezzo musicale e l’altro, in un programma pieno di allegria e musica.

“L’Usignolo” è il titolo di uno dei più celebri valzer di Luigi Boccaccio e rimanda al tempo in cui esistevano ancora i cosiddetti “Concerti a Fiato”: molto diversi, per composizione e stile, dalle “orchestre” come le pensiamo oggi. Nelle feste popolari, per le sagre della vendemmia e della mietitura accompagnavano i balli già dalla fine dell’800, sui ritmi incalzanti di valzer, mazurche e polche. Ancora non erano in uso le percussioni né ritmi di tradizione spagnola o sudamericana e nemmeno le voci venivano utilizzate, forse per la mancanza di amplificazione; solo strumenti a fiato con aggiunto, a volte, il contrabbasso. Musicisti di provenienza accademica e non, attivi nei più variegati generi musicali, si sono ritrovati a scoprire il divertimento, il piacere e il grande valore virtuosistico della musica popolare della nostra terra. L’Usignolo, oltre ad eseguire i brani più famosi ed ancora molto amati di questo repertorio, ricerca le pagine meno note per proporle al pubblico insieme alle nuove composizioni di Francesco Gualerzi (fondatore del gruppo con Mirco Ghirardini) che con grande sensibilità e talento riesce a ricollegarsi alla tradizione rispettandone lo stile e l’atmosfera. Una proposta di valore culturale, di recupero del linguaggio musicale “nostrano”, ma anche un’occasione di autentico divertimento.
Di buon mattino” è il titolo del primo CD, realizzato nel dicembre 2007 con brani originali e rivisitazioni. “Sciopero dei Musicisti” è il secondo, del 2009, che attinge al repertorio del Concerto di Barco, mentre “Il Trovatore Ballabile”, uscito nel 2020, trascrive l’intera opera verdiana.
Oltre alla normale attività concertistica, L’Usignolo in questi anni ha realizzato spettacoli di varia natura in collaborazione con scrittori (“Pignagnoli ballabile” con Daniele Benati, Paolo Nori, Marco Raffaini e Ugo Cornia, “Orchestra Disatri” con Paolo Nori e Marco Raffaini, “Tutto Tranne che il liscio” con Paolo Nori), cantanti (“Crepacuore” con Mara Redeghieri) e attori (“I babbi deli sposi” con Vito).

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