Il mito di Vaslav Nijinski rivive nello spettacolo del Teatro Massimo di Palermo

Palermo. Il mito di Nijinski rivive nella coreografia di Marco Goecke che il Corpo di Ballo del Teatro Massimo diretto da Davide Bombana presenta martedì 4 maggio in diretta streaming.

C’è tutta la parabola esistenziale del celebre ballerino russo Vaslav Nijinski, mito della danza del Novecento, nella coreografia per quadri di Marco Goecke, nell’allestimento dell’Opernhaus di Zurigo, ripresa a Palermo da Fabio Palombo per il Corpo di Ballo del Teatro Massimo, diretto da Davide Bombana. Il racconto dell’ascesa e della caduta di Nijinski, dai trionfi parigini all’isolamento in manicomio, si dispiega su una trama sonora che coniuga i concerti per pianoforte e orchestra n.1 e n.2 di Chopin con il “Prélude à l’après-midi d’un faune” di Debussy e le ninne nanne della tradizione russa nella versione dell’ensemble femminile Libana.

Sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo la giovane direttrice israeliana Keren Kagarlitsky e al pianoforte Alexander Gadjiev che si fregia dell’ambìto titolo di “BBC New Generation Artist”.

Su un palcoscenico spoglio, disegnato dalle luci di Udo Haberland, dalle scene e costumi di Michaela Springer e dalla drammaturgia di Esther Dreesen-Schaback, appaiono i personaggi cruciali della vita leggendaria di Nijinski. Tra loro Sergej Diaghilev, amante dispotico e impresario dei Balletts Russes, l’amata madre Matka, la moglie Romola, che scatenò le gelosie di Diaghilev, l’amico Isayef, il Dottore, la Musa Tersicore e molti altri ancora. Fino allo stesso Nijinski, interpretato da Alessandro Cascioli, che danza tutto il genio inventivo e il disagio di una personalità tormentata dal “mal di vivere”.

In scena, a danzare Nijinski, oltre ad Alessandro Cascioli (Nijinski), Michele Morelli (Diaghilev), Romina Leone (Matka, la madre), Martina Pasinotti (Tersicore), Giovanni Traetto (Isajef), Linda Messina (Romola), Diego Mulone (Dottore), Giorgia Leonardi (La morte, “Quel Qualcosa”), Emilio Barone (Microboy), Yuriko Nishihara (Libellula), Alessandro Casà (Libellula uomo), Jessica Tranchina (Ragazza sbarra), Francesca Bellone (Spettro della rosa), Francesca Davoli (Solo sogno), Vincenzo Carpino (Solo sogno e Solo in rosso), Madoka Sasaki (Ragazza in rosso),Vito Bortone (scena gruppo).

Creato nel 2016, “Nijinski” è uno spettacolo pluripremiato che ha girato il mondo ed è firmato dal coreografo tedesco Marco Goecke, artista in residenza in compagnie europee prestigiose come la Gauthier Dance/Theaterhaus di Stoccarda, il Nederland Dans Theater dell’Aia e direttore dello Staatsballett di Hannover. “Come coreografo – afferma Marco Goecke – Nijinsky ha sempre cercato nuovi modi di espressione … Mi è stato chiaro fin dall’inizio che volevo realizzare una coreografia emotiva, che traesse ispirazione dal personaggio di Nijinsky, ma che dovesse assolutamente andare oltre la ristretta cornice della biografia”.

La coreografia di Goecke è connotata da movimenti rapidissimi, minuti e nervosi, mani che vibrano, braccia che mulinano nell’aria, gesti che potrebbero ricordare sequenze del cinema muto e che evocano molti dei balletti che hanno reso celebre Nijinski e i Balletts Russes: da “Petrushka” a “L’après- midi d’un faune”, da “Le spectre de la rose” a “Le sacre du printemps”. Ma ci restituiscono anche tutto l’incedere della malattia in cui Nijinski è sprofondato via via, fino a perdersi consumato dal delirio schizofrenico.
A Palermo lo spettacolo è stato ripreso da Fabio Palombo, assistente di Marco Goecke, e dal Maître de ballet Jean-Sébastien Colau.

“Nijinski” è disponibile da martedì 4 maggio alle 18.30 sulla webTv del Teatro Massimo diretta da Gery Palazzotto, con la regia televisiva di Antonio Di Giovanni. Per assistere basta collegarsi al sito www.teatromassimo.it.

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