Il Collettivo L’Amalgama con “Qui e ora”: al centro l’uomo, la natura e le relazioni d’amore

Scandicci. In prima nazionale al Teatro Studio ‘Mila Pieralli’, da venerdì 29 novembre a domenica 1 dicembre, il Collettivo L’Amalgama, sotto la guida del regista Andrea Collavino, si confronta con “Qui e ora” del drammaturgo contemporaneo Roland Schimmelpfennig.
“Una festa, dieci invitati, un tavolo imbandito, una sera d’estate – racconta L’Amalgama – o forse d’autunno già inoltrato. In mezzo agli amici di sempre, una coppia. Attorno alla comitiva il tempo che passa misteriosamente, scompigliando le carte, le possibilità, le circostanze”.
Caterina Bernardi, Angelica Bifano, Jacopo Bottani, Federica Di Cesare, Massimiliano Di Corato, Gilberto Innocenti, Clara Roberta Mori, Davide Pachera, Stefano Pettenella, Miriam Russo, danno vita a uno spettacolo corale, costruito in ensemble, perché certe storie si raccontano solo così: assieme. È una partitura per attori e cantanti, lottatori e buffet, fra bicchieri di vino, strumenti musicali e formiche più forti degli elefanti.

“Qui e ora” è un testo di Roland Schimmelpfennig in cui il drammaturgo tedesco contemporaneo narra le complesse relazioni di un gruppo di persone di età diverse. La semplicità del linguaggio di Schimmelpfennig sottende un mistero: il Collettivo L’Amalgama, sotto la guida del regista Andrea Collavino, incarna parole quotidiane che aprono finestre poetiche; spesso il tempo di queste parole non coincide con quello dell’azione.
“È uno spettacolo che mette al centro l’uomo, la natura e le relazioni d’amore – afferma L’Amalgama – alcune lampadine appese a un filo illuminano un lungo tavolo imbandito; intorno al tavolo gli invitati di un matrimonio in cui gli sposi hanno ormai 50 anni. Sia esso la ripetizione di un evento o l’evento stesso è spiegato dalla meccanica quantistica: non c’è passato, presente e futuro, c’è solo il qui e ora”.
Caterina Bernardi, Angelica Bifano, Jacopo Bottani, Federica Di Cesare, Massimiliano Di Corato, Gilberto Innocenti, Clara Roberta Mori, Davide Pachera, Stefano Pettenella, Miriam Russo tentano una sorta di salto generazionale nell’immaginare la propria esistenza in un’unica visione, in cui si passa fluidamente dal passato al futuro, e viceversa, senza soluzione di continuità. I ricordi, le memorie e i sentimenti accadono sempre. L’opera, tradotta da Umberto Gandini, colpisce per la sua musicalità interna e per la presenza di discorsi che si intrecciano apparentemente in modo casuale. Celano, infatti, una profondità quasi inesprimibile, che poi è quella delle relazioni amorose.
“La bellezza di Qui e ora risiede nella sua coralità – spiega il Collettivo L’Amalgama – il copione è un’orchestra e va suonato come un ensemble per dare vita alla complessità dei personaggi. Tant’è vero che si ascoltano raddoppi, rimpalli ritmici e sintattici, finali aperti da qualcuno, poi chiusi inaspettatamente da qualcun altro, momenti suonati o addirittura cantati, discorsi diretti o semplici narrazioni”.
Per affrontare questo lavoro, il Collettivo ha pensato di avvalersi della regia di Andrea Collavino, conosciuto tre anni fa durante il percorso di formazione accademica del gruppo alla ‘Nico Pepe’ di Udine, lavorando su un’altra opera di Roland Schimmelpfennig, “La notte araba”.
Conclude il Collettivo: “Chissà che, dentro lo scorrere inesorabile del tempo che tutto sembra portare via con sé, un barlume di significato non possa essere ritrovato che così, raccontando una storia, raccontandola ancora e ancora e ancora”.

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