“Il tango delle capinere”, la storia di un amore che compone un mosaico di ricordi

Bologna. Dal 2 al 5 marzo torna al Teatro Arena del Sole Emma Dante, tra le più note e apprezzate registe del teatro italiano ed europeo, con il suo nuovo lavoro “Il tango delle capinere”, dopo il debutto a Palermo lo scorso gennaio. Evoluzione dello studio Ballarini, ultimo capitolo della fortunata “Trilogia degli occhiali”, lo spettacolo è la danza della vita di due innamorati che ripercorrono a ritroso la loro storia, interpretati da Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco. Una produzione Atto Unico con Teatro Biondo di Palermo, Sud Costa Occidentale, Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Emilia Romagna Teatro ERT – Teatro Nazionale, Carnezzeria, Théâtre des 13 Vents, Centre Dramatique National di Montpellier, Ma Scène Nationale. È l’ultimo dell’anno, sta per scoccare la mezzanotte, e i due amanti si ritrovano davanti al baule dei ricordi, ballano, si baciano, rivivono i momenti più belli della loro vita, come un carillon che gira senza sosta. Lei lo sorregge per non fargli perdere l’equilibrio, lui le sorride con amore. Un giro di manovella al carillon e il tempo inverte il percorso, adesso i due sono più giovani, inforcano gli occhiali e riprendono a ballare sulle note di vecchie canzoni. “Il tango delle capinere” diventa uno spettacolo a sé stante che, componendo il mosaico dei ricordi, rende più sopportabile la solitudine di una donna giunta nell’ultima fase della vita. Una vecchia donna, china su un baule aperto, cerca qualcosa. Si sente una musica e, da un altro baule, compare un vecchio uomo. L’uomo guarda la donna e le sorride con amore. Indossa un vecchio abito da cerimonia liso dal tempo. Si avvicina a lei. L’abbraccia. La donna appoggia la testa sulla sua spalla. Ballano. L’uomo le fa una carezza. Si baciano. L’uomo prova piacere. Anche la donna prova piacere, si soffia il naso, si gratta la coscia. L’uomo estrae dalla giacca un orologio da taschino: meno cinque… meno quattro… meno tre… meno due… meno uno… e al rintocco della mezzanotte l’uomo fa scoppiare un piccolo petardo. Si baciano. E lui estrae dalla tasca una manciata di coriandoli. Li lancia in aria, festoso. L’uomo guarda la donna. Buon anno, amore mio! La donna estrae dal baule un velo da sposa, poi ruota la manovella di un piccolo carillon. L’uomo e la donna adesso sono più giovani, inforcano gli occhiali e riprendono a ballare. Sulle note di vecchie canzoni l’uomo e la donna festeggiano l’arrivo del nuovo anno ballando a ritroso la loro storia d’amore.

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