Francesco Pannofino porta al Piccolo Eliseo “Io vendo le emozioni”

Roma. Martedì 19 marzo alle ore 21, al Piccolo Eliseo, andrà in scena “Io vendo le emozioni”. Si tratta di uno spettacolo anomalo fatto di tanti ingredienti lasciati liberi di arrivare direttamente al cuore, mai ingabbiati in un copione rigido, sempre sorretto dall’ironia e dalla voglia di ridere insieme. Francesco Pannofino è un attore curioso e versatile che spazia tra teatro, cinema, televisione, commedie musicali e doppiaggio. Ha prestato la voce a George Clooney, Denzel Washington, Kurt Russell, Antonio Banderas, Mickey Rourke, Tom Hanks, Jean-Claude Van Damme e Wesley Snipes. Con “Io vendo le emozioni” si chiude il cerchio delle passioni frequentando il mondo della musica e della canzone d’autore.

Quello per la musica era un amore segreto coltivato nei camerini dei teatri, nelle lunghe attese tra un ciak ed un altro, scrivendo canzoni per soddisfazione personale. Una sorta di passatempo privato, emerso per merito di un incontro con un manipolo di appassionati musicisti, arrangiatori e produttori. Gli attestati di stima ricevuti da parte di musicisti professionisti lo hanno portato a vivere la realizzazione del suo primo album con la consapevolezza di essere un vero e proprio cantautore. Dodici canzoni hanno trovato posto nell’album “Io vendo le emozioni”, preceduto dal singolo “Ciak” (legato alla serie tv “Boris”), che trasuda esperienze reali e momenti vissuti in prima persona. Forte di una voce unica e personale, l’album di Pannofino mette in mostra un’energia rara, completamente al servizio di una voglia di comunicare emozioni.

Con lo spettacolo “Io vendo le emozioni”, Francesco Pannofino porta se stesso su un palco, mettendo in mostra tutte le sue passioni e la versatilità che lo ha reso uno stimato professionista dello spettacolo a 360 gradi. Accompagnato dal Lino Rufo Blues Trio e spalleggiato dall’amico giornalista Alfredo Saitto, l’attore racconta storie, propone alcune sue canzoni, riflette su quello che ci circonda con dei mini-monologhi, condivide alcuni classici di De Andrè, Gaber, Ruggeri interpretati a modo suo, interagisce con i suoi compagni di viaggio e si diverte in modo libero per poter divertire il suo pubblico.

Intrattenimento puro e sano che regala piccole e grandi riflessioni, senza mai prendersi sul serio e cercando, con leggerezza, il partecipato consenso di chi crede che il bicchiere è sempre mezzo pieno (o fa in modo che lo sia).

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