Bandi SIAE, si parte al Liceo Artistico “San Leucio”

Caserta. Fondato nel lontano 1962 per volere dell’allora ministro dell’istruzione Giacinto Bosco, il Liceo Artistico Statale “San Leucio” ha saputo conquistarsi nel tempo una consolidata fama che gli ha permesso di affrontare i decenni senza perdere il requisito fondamentale di polo di eccellenza della realtà casertana. La breve distanza dell’Istituto dall’area in cui sorgevano le pregevoli seterie borboniche ha legato indissolubilmente il nome e le attività della scuola a San Leucio: inizialmente l’indirizzo dell’Istituto era esclusivamente dedicato alla tradizione tessile, successivamente il polo scolastico allargò i propri orizzonti con gli indirizzi dedicati all’architettura e alla moda, seguiti poi dal restauro pittorico e dal disegno industriale, novità che fomentarono l’aumento delle iscrizioni di alunni provenienti anche dai territori limitrofi. Attualmente il Liceo può vantare una ricchezza dell’offerta formativa davvero invidiabile che annovera Architettura e Ambiente, Arti Figurative, Audiovisivo e Multimediale, Design per l’Arredo, Design per la Moda e Scenografia. Al contempo, la realtà scolastica dell’Istituto “San Leucio” realizza periodicamente iniziative di respiro culturale come dibattiti, mostre-incontro, realizzazione di pregiati manufatti che, nel tempo, gli hanno conferito riconoscimenti e premiazioni di rilievo nazionale.
Di recente, inoltre, il Liceo Artistico Statale “San Leucio” ha stipulato una convezione con SIEDAS, Società Italiana Esperti di Diritto delle Arti e dello Spettacolo, nell’ambito dei bandi SIAE “Per chi crea” e nei prossimi mesi partirà il progetto dal titolo “Composizioni sintetiche: memorie del paesaggio sonoro del Real Belvedere”.
Abbiamo raggiunto telefonicamente la Dirigente Scolastica, Professoressa Imma Nespoli, che ha preso il timone dell’Istituto dallo scorso settembre, per farci raccontare i punti di forza di questa eccellenza territoriale.

Professoressa, sappiamo che lei si è insediata in questo Istituto pochi mesi fa. Ci racconta quale situazione ha trovato?

Precedentemente sono stata dirigente in altri contesti ma mi sono amalgamata subito con la quotidianità di questa scuola. Fino al 2012 la denominazione era Istituto d’Arte, quindi una scuola professionale, poi con la riforma è diventato un Liceo a tutti gli effetti ma i suoi indirizzi conservano le peculiarità di un Istituto d’Arte. È una scuola dinamica, attiva, molto simile al modello americano. I ragazzi cambiano di continuo aule e laboratori, il contesto è molto eterogeneo perché i nostri studenti provengono non soltanto da Caserta ma anche dall’area napoletana. La particolarità è che la nostra è la scuola storica della provincia ed il primo indirizzo è sorto proprio presso il Belvedere dove tuttora organizziamo le attività di fine anno. La sede centrale, come già detto, è a pochi passi dal Belvedere mentre la succursale, nella zona Saint Gobain, accoglie studenti provenienti anche dal beneventano.

Ormai la scuola è sempre più competitiva e soprattutto gli istituti superiori si prefiggono l’obiettivo di far conoscere agli studenti quale sarà il mondo del lavoro che li attende a breve. È così anche per l’Istituto che dirige?

Noi facciamo molti lavori di Alternanza Scuola – Lavoro, i cosiddetti PCTO. Solitamente un dirigente deve recarsi presso le singole aziende per comprendere quale percorso dovranno seguire i ragazzi a partire dal terzo anno mentre, adesso, sono le aziende che si recano da noi proponendo i percorsi di alternanza. Gli indirizzi che abbiamo sono molteplici e dal prossimo anno avremo anche percorsi destinati agli adulti per cui ci apriremo al sociale: un modo per attirare giovani che non hanno portato a termine il proprio iter scolastico. Da quest’anno, inoltre, abbiamo istituito i percorsi ITS: la nostra scuola, insieme ad aziende ed associazioni, fa parte di una fondazione che si propone corsi biennali per coloro che hanno già conseguito il diploma ma che intendono spendere le proprie abilità anche in altri settori per potersi inserire subito nel mondo del lavoro.

Per quanto riguarda i bandi SIAE “Per chi crea” l’Istituto da lei diretto, in sinergia con SIEDAS, ha presentato ai ragazzi un progetto musicale in stretta connessione con il magnifico Belvedere di San Leucio. Ci racconta com’è stato accolto il progetto dagli studenti?

È stato accolto in modo strepitoso! Già da tempo i nostri professori chiedevano un liceo musicale perché, come lei ben sa, l’arte è poliedrica. I ragazzi hanno accolto favorevolmente questa iniziativa e sin da subito c’è stata una forte sinergia tra i ragazzi e le famiglie per incentivare progetti come questo. I nostri alunni provengono da realtà molto lontane, lo abbiamo già accennato, però l’entusiasmo è stato notevolissimo. Il progetto partirà prossimamente, infatti stiamo effettuando proprio in questi giorni la selezione per i tutor esterni ed interni. Inoltre, questo progetto ci ha consentito di mettere subito in atto, presso la sede centrale, una sala teatro. I ragazzi amano la musica, il teatro, il cinema, sono artisti poliedrici a 360 gradi.

Quali sono le future attività in cui sarà impegnato il Liceo?

Al di là dell’indirizzo delle singole materie e dei laboratori di cui il nostro Istituto può fregiarsi, reputo che, essendo un liceo, sia necessario insistere molto sulla lingua inglese. Soprattutto per la formazione dei nostri ragazzi, che sono aperti all’estero e si prefiggono l’obiettivo di far conoscere la propria arte anche al di fuori dei confini italiani; credo sia fondamentale conoscere la lingua e parlarla fluentemente. Insisterò molto anche con corsi aggiuntivi e segnalo che i nostri alunni partecipano già all’Erasmus Plus. I giovani devono andare sul campo, recarsi in altri paesi ed esercitare le proprie abilità, solo così potranno acquisire un’ottima padronanza della lingua.

Ringraziamo la Professoressa Nespoli per la sua disponibilità e l’esaustività delle sue risposte certi che il Liceo Artistico Statale “San Leucio” possieda tutti i requisiti per raggiungere mete sempre più ambite.

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