“Anni Luce”, la rassegna del RomaEuropa Festival che scommette sulle nuove generazioni

Roma. L’attenzione di Romaeuropa Festival verso le nuove forze creative della scena italiana contemporanea confluisce anche in questa edizione in “Anni Luce”, la rassegna a cura di Maura Teofili in scena dal 19 al 23 ottobre, da sempre impegnata a immaginare futuri possibili scommettendo sulla valorizzazione delle nuove generazioni. Come ogni anno il sostegno alla creatività under30 si concretizza con il progetto di tutoraggio e residenza Powered By REF per autori e registi tra i 20 e i 30 anni e con il format Situazione Drammatica, dedicato alla nuova drammaturgia, ideato da Tindaro Granata e presentato da Romaeuropa in rete con i prestigiosi premi nazionali dedicati alla nuova drammaturgia Hystrio, Tondelli e Riccione. Fucina dei nuovi linguaggi drammaturgici del futuro, ad aprire Anni Luce il 19 e 20 ottobre è OK BOOMER del drammaturgo Nicolò Sordo, (Premio Pier Vittorio Tondelli 2021) che approda sulla scena con la regia di Babilonia Teatri, già Premio Ubu nel 2009 e 2011 e Leone d’argento alla Biennale di Venezia 2016. Presentato nell’ambito di Situazione Drammatica al REF21, la scrittura di Sordo penetra nelle maglie di una finta lotta al capitale per raccontare le contraddizioni e i paradossi che incarniamo all’interno della società. Dall’universale al personale: è su un piano più intimo che si muove Collettivo EFFE / Giulia Odetto che, da Powered by REF 21, presenta, sempre il 19 e 20 ottobre, Il mio corpo è come un monte, un lavoro di accostamento fisico e visivo in cui, sfruttando la componente ipnotica della performance e dell’installazione visiva e sonora, Odetto si astrae dalla dimensione logica degli elementi scenici per contemplare la possibilità di un desiderio razionalmente irrealizzabile: voler essere una montagna. Il 22 e 23 ottobre Anni Luce presenta gli studi selezionati nell’ambito del progetto Powered By REF un’opportunità di sostegno, formazione e sviluppo dedicata a giovani artiste ed artisti che operano nel campo della ricerca teatrale e della performance. Tre i nomi selezionati da questa terza edizione che presenteranno il primo esito della loro ricerca nell’ambito del programma del festival: Greta Tommesani con CA.NI.CI.NI.CA, un monologo sullo sfruttamento lavorativo e sulle modalità con cui si comunicano le cause sociali, Elena Bastogi con senza titolo (mâcher ses mots) un gioco di e con le parole, Matrice Teatro con Il dilemma dei cento girasoli fotovoltaici che si interroga sulla questione ambientale e sulle diverse modalità di cura del pianeta Terra. L’attenzione verso le nuove scritture per la scena si rinnova con la terza edizione di Situazione Drammatica, a cura di Tindaro Granata, un format che prevede la mise en espace dei testi selezionati e la loro condivisione con il pubblico, ponendo sotto la lente d’ingrandimento la parola scritta e la sua potenza creativa nel primissimo stadio della sua concretizzazione scenica. Novità assoluta per il 2022 è la definizione di una segnalazione speciale del REF che intende monitorare e selezionare tra i testi presentati ai premi quelli particolarmente attenti a tematiche interculturali assumendo così un ruolo attivo di monitoraggio e osservazione delle nuove proposte drammaturgiche. L’8 novembre focus sulle scritture di scena provenienti dal Premio Hystrio con Il libro delle parole nuove di Simone Corso (menzione REF) e Paesaggio estivo con allocco che ascolta di Matteo Caniglia (vincitore) mentre il 9 novembre il focus si sposta sul Premio Riccione con Il tempo attorno di Giuliano Scarpinato (menzione REF da Scuola Scritture diretta da Lucia Calamaro).

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