“AI and the future of Cultural Heritage”, a Roma la conferenza annuale di Una Quantum

Roma. Dal 16 al 17 Dicembre si terrà a Roma la conferenza terza annuale Una Quantum dal titolo: “AI and the future of Cultural Heritage” promosso dall’omonima associazione che da dieci anni lavora nell’ambito delle scienze informatiche per il patrimonio culturale.
L’obiettivo della terza edizione del convegno di studi Una Quantum è quello di interconnettere le esperienze internazionali incentrate sull’Intelligenza Artificiale nell’ambito dei Beni Culturali. Gli organizzatori Paolo Rosati e Alessandro Spadaro hanno invitato una serie di ospiti di levatura internazionale e di grande spessore accademico per offrire al pubblico che vorrà partecipare una visione umanistica della trasformazione avvenuta con l’ultima introduzione degli assistenti AI durante il lavoro quotidiano, lo studio e la produzione culturale.
Si tratta di aprire un percorso, capire quanto potrebbero essere profondi i cambiamenti nel campo delle scienze umane e quali sono le aspettative per il futuro. Questo avviene sulla scia di un importante fermento e dibattito in ogni ambito della conoscenza; dagli Stati Uniti all’Europa sta emergendo la necessità di agire, di reimmaginare le relazioni di potere in diversi spazi di lavoro culturali e nelle accademie. Data la necessità di incontrarsi e parlare del tema, gli organizzatori hanno deciso di accelerare il dibattito sul mantenimento della libertà di pensiero e di espressione, sulla salvaguardia dei diritti degli autori e dell’immagine, sulla privacy e sull’ambiente. La conferenza avviene in un momento in cui i governi occidentali e le principali democrazie hanno iniziato a tracciare i confini tra l’Intelligenza Artificiale e l’Intelligenza Umana, la speranza è che si agisca per preservare quest’ultima da controlli stretti e sorprendenti da parte di aziende private, organizzazioni criminali e Paesi terzi non democratici. Avere coscienza di questi problemi è la chiave per guidare questo momento di incredibile ispirazione della storia umana. È infatti sempre più evidente quanto sia ampio e facile costruire il proprio assistente AI per il proprio campo di ricerca, rendendo i risultati delle discipline del patrimonio più scientifici e più veloci. Gli assistenti di ricerca AI stanno facilitando l’analisi delle complessità, fornendo risposte rapide da quantità di dati molto grandi e sistemi complessi. Il risultato reale è che l’Intelligenza Artificiale, sviluppata con leggi sicure e robuste per scopi centrati sull’uomo, sta riportando il ruolo dei ricercatori al centro della società, enfatizzando le loro capacità di generare nuove conoscenze, coscienza, cultura e soluzioni per un mondo umano complesso in evoluzione.

Per questo motivo quindi è stata aperta una call for paper terminata il 30 novembre scorso, tutti gli interventi scelti saranno pubblicati, gli interventi migliori saranno scelti dal comitato scientifico per essere pubblicati sulla rivista di fascia A ANVUR MDPI Heritage in una special Issue di cui i curatori saranno i ricercatori Marco Raoul Marini, Augusto Palombini e Paolo Rosati.

I contributi possono saranno incentrati e/o attraverseranno, i seguenti argomenti: Sviluppo e applicazione dell’AI nel patrimonio culturale; AI e etica dei beni culturali; AI dei beni culturali e impatto ambientale; Robustezza, praticità e sicurezza dell’AI nei beni culturali; AI dei beni culturali e approcci incentrati sull’uomo; L’IA nel patrimonio culturale e il diritto d’autore.

Sito internet della conferenza: https://sites.google.com/view/unaquantumconference3/home?authuser=0. I link dello streaming saranno trasmessi sul sito e nelle pagine social di Una Quantum inc.

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