“Una vita che sto qui”, al Teatro Parenti una singolare prospettiva sull’abusivismo edilizio

Milano. Dal 10 al 18 Gennaio, al Teatro Franco Parenti, andrà in scena “Una vita che sto qui” di Roberta Skerl con Ivana Monti per la regia di Giampiero Rappa. Una produzione Teatro Franco Parenti.

Lorenteggio. Uno dei comprensori di case popolari tra i più degradati di Milano sarà sottoposto a ristrutturazione e i residenti temporaneamente spostati altrove. Nonostante la prospettiva positiva, gli inquilini anziani fanno resistenza; tra loro, Adriana, vecchia milanese comicamente scorbutica. Nel suo fatiscente appartamento, attorniata da scatoloni, la donna affronta la sfida rievocando la propria storia e quella di una Milano che non esiste più. Intorno a lei ruota l’oggi: immigrazione, abusivismo, case che cadono a pezzi e scocciatori alla porta.

Ivana Monti, signora indiscussa della scena italiana, è un’attrice molto legata alla storia del Teatro Franco Parenti. La troviamo, infatti, negli anni, in molte sue produzioni trac cui “Sior Toder Brontolon” di Carlo Goldoni a “Le Cose sottili” nell’aria di Massimo Sgorbani, diretta da Andrée Ruth Shammah che la sceglie anche per “Esequie Solenni” di Antonio Tarantino, fino al recente a “Marjorie Prime “di Jordan Harrison, uno spettacolo sull’intelligenza artificiale diretto da Raphael Tobia Vogel.

Crediti foto: Francesco Bozzo.

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