Proseguono con Stefano Laffi e Giorgia Serughetti gli appuntamenti di “Etimologie”

Bologna. Prosegue lunedì 16 novembre alle ore 21.00 “Etimologie”, il progetto a cura del direttore di Rai Radio3 Marino Sinibaldi e del direttore di ERT Fondazione Claudio Longhi, dedicato alle parole della lingua italiana e realizzato con il sostegno del Gruppo Unipol e con la media partnership di Rai Radio3, che sarà in streaming ogni lunedì sul canale Facebook di Emilia Romagna Teatro Fondazione (https://www.facebook.com/ErtFondazione).
Incontri con importanti voci del pensiero contemporaneo che si concentrano sulla forza delle parole e sulla loro resistenza o cedibilità nel tempo, introdotti dagli interventi della linguista Valeria Della Valle e moderati da Marino Sinibaldi.
Il secondo appuntamento vede protagonisti il sociologo Stefano Laffi che approfondisce l’uso della parola “Generazioni”, e Giorgia Serughetti, ricercatrice in Filosofia politica e saggista, che affronta la “Cura”.

L’uso del linguaggio non è mai innocente. Ad analizzarlo con occhio critico se ne esce modificati o si finisce per modificarlo, forzarlo, strumentalizzarlo. Alla radice del linguaggio sta la parola, con tutta la storia che esprime, con le intricate selve di significato che, evolvendo di epoca in epoca, si trova a esplorare, evidenziare, spesso capovolgere.
“Etimologie” è uno spazio e un tempo dedicato alla riflessione e al confronto, indagando temi sempre più centrali nelle discussioni di oggi alla ricerca della loro potenza semantica, del loro valore e dell’opportunità di farsi termometro del presente in un mondo che non smette di cambiare.

Il progetto è parte del ricco calendario di eventi culturali, che ERT è solita realizzare in parallelo agli spettacoli; da sempre uno dei segni particolari della carta d’identità della Fondazione: appuntamenti pensati per spaziare oltre il palcoscenico e che ora, in un momento in cui la programmazione dei teatri è costretta ad arrestarsi, diventano occasione per provare a tenere saldo il collegamento tra spettatori e teatro. Una scelta che non sostituisce lo spettacolo dal vivo con il web, ma cerca di riprendere online quelle attività già pensate in una forma più agile, proprio in vista dei tempi che stiamo vivendo.

Stefano Laffi è sociologo, nato e cresciuto a Milano, dove ha fondato Codici, una cooperativa di ricerca e intervento sociale. Ha insegnato nelle principali università milanesi, ma da sempre privilegia la ricerca sul campo e la divulgazione dei suoi temi di ricerca. Specializzato in progetti di cittadinanza attiva e di protagonismo nella vita pubblica di ragazzi e giovani, ha pubblicato fra gli altri per Feltrinelli “La congiura contro i giovani” (2014) e “Quello che dovete sapere di me, la parola ai ragazzi” (2016). È direttore della rivista “Codici404” e collabora stabilmente con la rivista “gli Asini”.

Giorgia Serughetti è ricercatrice in Filosofia politica presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Milano-Bicocca. Si occupa di genere e teoria politica. Ha pubblicato, oltre ad articoli e contributi in volumi collettivi, i libri: “Democratizzare la cura / Curare la democrazia” (Nottetempo, 2020); “Libere tutte. Dall’aborto al velo, donne del nuovo millennio” (con Cecilia D’Elia, minimumfax, 2017); “Uomini che pagano le donne: dalla strada al web, i clienti nel mercato del sesso contemporaneo” (Ediesse, I ed. 2013, II ed. 2019); “Chiedo Asilo: essere rifugiato in Italia” (con M. Calloni e S. Marras, Egea, 2012). Collabora con il quotidiano “Domani”.

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