“Musica è vita”, un ringraziamento al personale sanitario per la lotta contro il Covid – 19

Torino. Il Teatro Regio sta per riaprire le sue porte al pubblico per la Stagione estiva, ma prima dell’”Estate con il Regio” ci sarà un’occasione speciale, carica di emozione, dopo mesi di chiusura forzata. Afferma Sebastian F. Schwarz, Sovrintendente e Direttore artistico Teatro Regio Torino: “Non appena abbiamo avuto la possibilità di accogliere nuovamente in Teatro il pubblico, il nostro primo pensiero è andato a tutti coloro i quali con dedizione, impegno e passione nei mesi dell’emergenza hanno lavorato senza sosta per aiutare i malati di Covid-19. Desideriamo porgere il nostro doveroso e sentito ringraziamento attraverso la musica immortale di  Mozart”.

Sabato 11 luglio alle ore 12 si terrà la “Messa di Requiem” in re minore K 626 di Wolfgang Amadeus Mozart, un concerto che sarà registrato per un prossimo progetto discografico. Sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio sale per la prima volta il maestro Stefano Montanari, Andrea Secchi istruisce il Coro. Solisti: Golda Schultz (soprano), Katrin Wundsam (mezzosoprano), Martin Mitterrutzner (tenore) e Nahuel di Pierro (basso).

Diplomato in violino e pianoforte, Stefano Montanari affianca all’attività di direttore d’orchestra, quella di solista – già primo violino concertatore dell’Accademia Bizantina di Ravenna – al violino e al fortepiano. È direttore musicale dell’ensemble barocco “I Bollenti Spiriti” di Lione e ospite regolare dei più importanti teatri e delle più prestigiose istituzioni musicali italiane ed europee. Insegna alla Civica Scuola di Musica Claudio Abbado e pubblica il “Metodo di violino barocco”. Collabora con il jazzista Gianluigi Trovesi ed è nominato ai Grammy Awards per O Solitude con Andreas Scholl (Decca).

Per commentare il “Requiem” di Mozart, abbiamo scelto le parole non di un critico musicale, ma di un grande appassionato del compositore austriaco, Papa Benedetto XVI: “una grande meditazione, drammatica e serena, sulla morte, ma anche sulla vita così lacerata dalla sofferenza e dalla drammaticità. Il miracolo della musica mozartiana è la perfetta armonia tra le parti, tra le note e il testo cantato, tra i momenti di silenzio e gli slanci più concitati. Anche gli opposti sono riconciliati: è la “Mozart’sche Heiterkeit”, la “Serenità mozartiana” che avvolge tutto, in ogni momento”.

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