Michelangelo Iossa presenta il volume “La Rai a Napoli, sessant’anni di televisione all’ombra del Vesuvio”

Frattamaggiore. Sarà un pomeriggio interessante quello di oggi, a Villa Laura sede dell’Università San Raffaele, polo di Frattamaggiore, dove dalle ore 18,30 si terrà la presentazione del libro “La Rai a Napoli. 1963-2023: sessant’anni di televisione all’ombra del Vesuvio”, edito da Rogiosi, con una conversazione attiva introdotta da Rossella Giaquinto e moderata da Paquito Catanzaro che, con l’autore Michelangelo Iossa, indagheranno sessant’anni di cultura televisiva che vede la Rai, attore del servizio pubblico, in prima fila per l’impegno autoriale, per la creatività, il lavoro di squadra e l’accuratezza delle produzioni. Il lavoro di ricerca dal giornalista e scrittore Michelangelo Iossa, firma del Corriere del Mezzogiorno – Corriere della Sera, è frutto di un reportage realizzato nel 2020 in cui raccontava la grande avventura culturale e produttiva del CPTV di Napoli, uno dei centri di produzione televisivi italiani, insieme a quelli di Torino, Milano e Roma. In occasione del sessantesimo anniversario dell’inaugurazione del polo di Fuorigrotta, quel reportage di Iossa si è arricchito e si è trasformato in un libro di grande interesse. Si prospetta dunque un pomeriggio culturale nelle sale di Villa Laura, sede locale dell’Università San Raffaele, tra curiosità e piacevolezza del racconto, in collaborazione con Mondadori Frattamaggiore, per ricordare con l’autore Iossa realtà televisive come Senza Rete, l’Eurovision Song Contest del 1965, Sotto le Stelle, Domenica In, Furore, ma anche la soap opera più longeva d’Italia (Un Posto al Sole), il serial poliziesco La Squadra e tanti altri programmi che ci hanno accompagnato. Sessant’anni di televisione ideata, prodotta e realizzata negli spazi del Centro di Produzione RAI di Napoli che quest’anno festeggia un compleanno importante. “Sono molto felice di presentare il mio libro in questa sede universitaria – ha dichiarato Iossa – perché la Rai rappresenta da sempre la più grande industria culturale del nostro Paese, accompagnandoci da 60 anni nella nostra vita, come eccellenza e player fondamentale nella diffusione della cultura, dell’informazione e dell’intrattenimento. Ovvero un avamposto culturale nel nostro territorio e nell’Italia Meridionale tutta”.

Crediti foto: Riccardo Piccirillo.

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