“Mama.Seeds”, a Roma il primo salotto sugli antichi semi e le colture del Mediterraneo

Roma. Un format inedito e innovativo, che accende i riflettori sulla dimensione culturale del cibo in un’ottica multidisciplinare, per raccontare come l’arte, la moda e il design, eccellenze italiane nel mondo, siano legate a doppio filo con la memoria storica, le antiche colture e culture. È questo il “Salotto Mama.Seeds” degli antichi semi, promosso da Slow Flow srl (società di comunicazione attiva nel settore culturale e della sostenibilità) e da AVASIM, l’Alleanza per la Valorizzazione delle Antiche Sementi Italiane e del Mediterraneo, che si svolgerà domenica 15 e lunedì 16 maggio al The Box, la nuova area espositiva di Excellence Academy, aperta ad ogni forma di innovazione nel mondo del food. Non una tradizionale fiera del prodotto tipico di qualità ma un evento aperto alla partecipazione del pubblico e gratuito, dedicato agli antichi semi, con talk, cooking show di cuochi ispirati all’alimurgia e al foraging, incontri con agronomi, ricercatori ed esperti del settore, produttori, giuristi, architetti, istituzioni, ma anche artisti e designer di moda, con l’obiettivo di riflettere su un settore di importanza cruciale non soltanto per il comparto dell’agroalimentare, ma anche come veicolo di rilancio per l’economia del Paese. Basti pensare che il 25% della biodiversità agraria presente in Europa è costituita dall’agrobiodiversità di una sola regione italiana, la Sicilia, per comprendere quanto innumerevoli siano le potenzialità. Nei due giorni di evento si potranno conoscere le storie e i prodotti dei produttori “eroici”, che custodiscono e tramandano saperi e i sapori a rischio d’estinzione, come i fratelli Aurelia e Luigi Tonti che continuano l’attività dell’azienda di famiglia dove producono le pregiatissime “OliveDamare”, antiche varietà oleose, raccolte rigorosamente a mano e con il sentore del mare di Puglia; o i fratelli Mazza, che con la l’azienda Vinanti producono il “Singolare” e il “Cerasuolo di Vittoria”, recuperando vitigni reliquia, varietà dismesse che andrebbero altrimenti perdute; l’associazione “Vigna di Mattia”, che ha prodotto uno spumante Metodo Classico da uve di Nerello Mascalese; il “Ginacria”, nato dagli studi dell’agronomo, Dario Rinaldi che ha selezionate accuratamente le antiche erbe botaniche provenienti da varie zone della Sicilia – foglie di falso pepe, il ginepro dell’Etna la liquirizia, le scorze di arancio e limone e la mandorla. E ancora il “Miele Polara”, azienda nata a Modica nel 1920 dall’apicoltore Giorgio Polara, che ancora oggi produce Miele di Carrubo, antica semenza tipica del Mediterraneo; oppure la birra “Stupor Mundi”, del produttore Michele Solimando, con la linea Costanza d’Altavilla e Enrico VI, realizzata con grani antichi e segale iurmana, varietà vegetale introdotta in Puglia al tempo delle dominazioni normanne. Sul versante della cultura, l’antropologo Paolo Uccello parlerà del suo libro Majaria, in cui le antiche piante sono poste in relazione con la medicina popolare e la magia, il Comune di Piazza Armerina presenterà l’anteprima del Palio dei Normanni-Edizione 2022, manifestazione medievale in costume, tra le più antiche del meridione d’Italia. Sono contemporanee invece le opere degli artisti Solveig Cogliani, Chicco Margaroli e Tozio, che indagano sugli stretti legami tra l’uomo, la natura e la necessità di recuperare e valorizzare le radici e l’identità nazionale. Gli outfit del fashion designer Gilberto Calzorali, vincitore del green carpet pongono l’accento sull’importanza della sostenibilità nella moda, a partire dalla materia prima italiana. Ricco anche il panel delle istituzioni nazionali e regionali, esperti della ricerca, docenti universitari, esponenti della business e della legal community, che si ritroveranno al “Salotto Mama Seeds”, per approfondire, in chiave multidisciplinare, il valore delle antiche colture e culture del Mediterraneo e degli strumenti normativi scientifici ed economici per custodire e al tempo stesso divulgare la conoscenza dell’immenso patrimonio materiale degli antichi semi autoctoni.

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