“L’ultima eclissi”, al Teatro Nuovo l’oscuro interrogatorio di Dolores Claiborne

Napoli. È una storia affascinante, contorta e crudele a prender vita ne “L’ultima eclissi” dal romanzo “Dolores Claiborne” di Stephen King, che vedrà protagonista Rosaria De Cicco, sabato 25 marzo alle ore 21.00 (in replica domenica 26), sul palcoscenico de Il Pozzo e il Pendolo Teatro di Napoli, nell’originale adattamento e la regia di Annamaria Russo.

Presentato e promosso dallo stesso palcoscenico partenopeo, l’allestimento si avvale delle scene a cura di Elio Rivera, le musiche di Julius&Amy, il disegno luci di Amedeo Carpentieri.

La vicenda de “L’ultima eclissi” è incentrata sull’interrogatorio di Dolores Claiborne, sospettata dell’omicidio di Vera Donovan sua datrice di lavoro, morta in seguito ad una misteriosa caduta dalle scale.

Dolores Claiborne, in una notte uguale a tante altre, è seduta alla scrivania di una stazione di polizia e ripercorre la sua vita, tutto d’un fiato. Ha di fronte un commissario di polizia, un agente, una stenografa, virtuali nella trasposizione teatrale e la prospettiva di un giudizio sommario.

Il monologo parte dalla giovinezza della protagonista, sviscerando emozioni, delusioni e le violenze del suo matrimonio, in cui la De Cicco porta in scena tutti quegli stati della psicologia femminile, devastata da dolori e lutti.

Il titolo dello spettacolo prende spunto dall’avvenimento cardine nella vita di Dolores, nel quale si compie un misfatto liberatorio, proprio come l’ombra dell’eclissi che oscura il Sole, per liberarlo, poi, dalla sua oscurità. Così Dolores si libera di quell’ombra che devasta la sua famiglia.

La donna deve difendersi dall’accusa di aver ucciso la donna per la quale lavora da anni. Ha un dovere nei confronti di sé stessa: dimostrare la sua estraneità al delitto che le contestano, e l’obbligo, nei confronti della società, di ammettere d’esser stata un’assassina. Quella notte no, ma in un altro tempo, in un’altra vita, forse, ha ucciso.

Dolores deve rimettere in fila gli anni, le colpe, i meriti, i dolori di un’esistenza, in una notte. Scavando con le mani nel fango del passato e lavando con qualche bicchierino la commozione dalla voce, Dolores racconta, e si racconta, tutta d’un fiato con parole crude, taglienti, che fanno deflagrare le emozioni.

“L’ultima eclissi” è una storia che fa aggrovigliare le viscere, che strappa sorrisi inaspettati e lacrime inopportune. Una storia che reclama voce, carne, materia. Una storia che sembra scritta apposta per il teatro.

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