“La mente meditante”, un grande progetto di ricerca nato dall’incontro tra il MAXXI e Daniel Lumera

Roma. Un progetto di ricerca che diventa una performance artistica. Un’iniziativa che unisce tre linguaggi universali come arte, scienza e meditazione e getta un ponte tra antiche pratiche millenarie e le più avanzate scoperte delle neuroscienze.

È il progetto “LA MENTE MEDITANTE. Art, Science, and an Enlightened Mind”, sperimentale e all’avanguardia, al MAXXI a Roma dal 20 al 24 settembre, che nasce dall’inedita cordata tra MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo guidato da Giovanna Melandri; Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), con il professor Giacomo Rizzolatti, scopritore dei neuroni specchio e il suo team di ricercatori; Daniel Lumera, biologo naturalista, autore di best seller e riferimento internazionale nelle scienze del benessere e nella pratica della meditazione. In collaborazione con Henesis Srl.

Il progetto, unico nel panorama europeo, vedrà Daniel Lumera proporre una inconsueta performance, una meditazione di 7 ore al giorno per 5 giorni, di volta in volta con ospiti del mondo dell’arte, della musica, dello spettacolo, della scienza, ma anche con il pubblico del museo, ancora una volta protagonista (info e biglietti su https://bit.ly/lamentemeditante, costo da 5 a 10 euro, prenotazione obbligatoria). Grazie alla scienza e alle più avanzate tecnologie di monitoraggio neuronale, l’invisibile diventerà visibile: le attività neurali di un cervello meditante e gli aspetti neurofisiologici su cui la meditazione impatta si sveleranno, visualizzati in tempo reale su un grande schermo sottoforma di colori (dal blu al rosso, dal freddo al caldo) e divenendo essi stessi opera d’arte. Nel contempo, vedere che cosa succede al cervello durante la meditazione contribuisce a studiarne l’efficacia per il benessere fisico e mentale.

Hanno collaborato al progetto i ricercatori di IN-CNR Pietro Avanzini, Maddalena Fabbri Destro e Giovanni Vecchiato, con Henesis Srl e il suo Chief Technology Officer Luca Ascari.

Crediti foto: Daniel Richard Passafiume.

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