La “Calma rivoluzionaria” di Samuele Bersani e Ornella Vanoni è un attualissimo invito alla prudenza

Roma. È uscito in radio e su tutte le piattaforme digitali “Calma rivoluzionaria”, il nuovo singolo di Ornella Vanoni con Samuele Bersani, accompagnato anche dal video ufficiale pubblicato su YouTube già dallo scorso venerdì.
Il brano appartiene al repertorio della cantautrice brasiliana Marisa Monte, ma per l’occasione Samuele Bersani – che peraltro presta al progetto anche la propria voce – ne ha completamente riscritto il testo.
La stessa Vanoni racconta di essersi imbattuta nella musica della Monte lo scorso inverno e di essersene innamorata così da voler condividere la musica con Bersani, definendolo un amico caro e una persona verso cui prova una profonda stima.
Non si tratta della prima collaborazione tra i due artisti: nel 1999 il cantautore romagnolo aveva infatti riscritto per la cantante il testo del brano “Tango” di Ryūichi Sakamoto, intitolandolo “Isola”, che apriva il suo album dal vivo “Adesso”; non è una novità per la Vanoni nemmeno l’utilizzo di questo tipo di sonorità brasiliane, che hanno accompagnato gran parte dei brani e delle collaborazioni della sua lunga carriera, come quelle storiche con Vinicius de Moraes, Chico Buarque, Antonio Carlos Jobim e Toquino.
Il nuovo singolo rappresenta una attualissima riflessione sul momento storico che viviamo, in cui gli impulsi rabbiosi prendono il sopravvento su tutto il resto; ecco che il testo scritto da Bersani suona come un invito a praticare la prudenza, piuttosto che farsi dominare dagli istinti primordiali, rischiando di bruciarsi.
Questa nuova “calma”, grazie anche ad un raffinatissimo arrangiamento, risulta sempre più credibile ad ogni nuovo ascolto, ma del resto non c’è da stupirsi se si pensa alla coerenza e alla cura che dimostra da sempre Samuele Bersani nella scelta delle parole più giuste per potersi esprimere al meglio.
Vincente è il contrasto che emerge tra le personalità dei due artisti in relazione al tema trattato (Vanoni canta “in edizione straordinaria” del bisogno di avere molta calma nonostante la sua “patente da incendiaria”), così come l’incontro tra la voce sempre più calda e profonda di lui e l’inconfondibile timbro di lei, che dona al brano una nuova vita parallela, tanto da non far sentire l’esigenza di paragonare questa nuova versione a quella originale.
Nonostante le 89 candeline spente lo scorso 22 settembre, la Vanoni dimostra una freschezza invidiabile nell’esecuzione di un brano del tutto in linea con la sua storia musicale ma allo stesso tempo attuale e orecchiabile, tanto da poter riservare delle sorprese in termini di programmazione radiofonica.
Ben realizzato anche il videoclip della canzone, diretto da Giacomo Triglia, che vede protagonisti proprio Vanoni e Bersani in un’intensa interpretazione tra gesti e sguardi di complicità. Il brano è prodotto da un altro nome importante, quello di Pietro Cantarelli, storico musicista e produttore, che ha collaborato recentemente con Bersani nel suo ultimo album di inediti “Cinema Samuele”.
“Calma rivoluzionaria” fa da singolo apripista al nuovo progetto discografico dal vivo di Ornella Vanoni, “Calma Rivoluzionaria Live 2023”, in uscita venerdì 1 dicembre, che verrà presentato con due eventi esclusivi: alla Mondadori di Piazza del Duomo a Milano (il giorno stesso dell’uscita) e alla Mondadori di Via Tuscolana a Roma qualche giorno dopo; il disco raccoglierà ben 25 canzoni, tra cui quella omonima, e un’altra ancora inedita, “Camminando”, scritta e prodotta dallo stesso Cantarelli.
Al momento non sono previste collaborazioni dal vivo tra i due per promuovere il nuovo singolo, ma non è escluso che la Vanoni salga sul palco con Bersani durante una delle tappe della sua nuova tournée con orchestra, in partenza ad aprile 2024, che lo vedrà protagonista nei più prestigiosi teatri delle principali città italiane.
Intanto, in attesa dell’uscita dell’intero album, non resta che ascoltare e riascoltare questo nuovo brano dal titolo quasi ossimorico, facendone nostro il significato: la calma può considerarsi un vero e proprio atto rivoluzionario, purché non freni sempre e comunque gli istinti, che altrimenti morirebbero soffocati. La prudenza, dunque, ci offre la possibilità di bilanciarli, così che la fretta non faccia vincere la rabbia e la pura impulsività.

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