Il teatro per i più piccoli con “Alice nel Paese delle Meraviglie” e “Il Principe Ranocchio”

Milano. Stefano de Luca trasforma la Scatola Magica del Teatro Strehler in uno spazio incantato, dove ambienta una sua originale rilettura di alcune tra le fiabe più conosciute e amate dai bambini. Dal 14 al 24 marzo va in scena, per i giovanissimi (a partire da 5 anni), “Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carroll. Dal 26 marzo al 7 aprile, in un unico spettacolo, “Il Principe Ranocchio swing – Cappuccetto Rosso rock dei fratelli Grimm” (per bambini dai 3 anni).

Insieme agli spettatori, a volte proprio grazie al loro aiuto e consiglio, Alice affronta avventure, incontri e paradossi di un mondo in cui non valgono le leggi della fisica, si può cadere all’infinito restando fermi allo stesso tempo, si possono assaggiare pozioni e funghi magici che provocano curiose trasformazioni, si possono scoprire giochi di parole e mettere in dubbio tutte le regole.
Lucia Marinsalta è una Alice curiosa e molto decisa mentre Lorenzo Demaria narra la storia nei panni del Coniglio bianco, ma in rapide trasformazioni dà voce di volta in volta agli altri personaggi: il Blubruco, il Cappellaio Matto, il Pazzogatto.
Lo spazio scenico di Linda Riccardi mette i bambini al centro della storia, avvolti dagli sfondi coloratissimi e dalle shilouette di Ester Castelnuovo che moltiplicheranno luoghi e personaggi, sommandosi e confondendosi con le figure e con le ombre degli attori, dando vita a quella feconda confusione tra realtà e fantasia, sonno e veglia, infanzia e mondo degli adulti che costituisce il nucleo pulsante della storia.

Stefano de Luca propone un’originale e divertente versione delle due fiabe dei fratelli Grimm ispirandosi a due differenti generi musicali.
I due coloratissimi protagonisti del “Principe Ranocchio swing – il ranocchio e la principessina” – si affrontano in una sorta di giocosa sfida teatrale al ritmo di musiche swing e jazz. Ciascuno dei due cerca di portare il pubblico a condividere le sue ragioni, stimolandolo a sperimentare i diversi punti di vista sulla vicenda. Sullo sfondo, in relazione dinamica con gli attori, si muovono illustrazioni poetiche ed evocative.
Con lo stesso sguardo il regista farà attraversare il bosco a Cappuccetto Rosso su elettrizzanti sonorità rock, lungo un inedito sentiero che porterà, sì, la bambina al Lupo, ma non mancherà di far smarrire il giovane pubblico nelle mille sfumature della storia.

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