I Massimo Volume in concerto all’Auditorium Parco della Musica

Roma. Dopo la prima data a Bologna il 20 febbraio, i Massimo Volume arrivano nella Capitale per presentare l’ultimo album “Il nuotatore”, uscito il 1° febbraio per 42 Records, che sta riscuotendo uno straordinario successo di critica e di pubblico. Venerdì 1 marzo alle 21 saranno in concerto, già sold out, all’Auditorium Parco della Musica di Roma – Sala Petrassi.

In occasione dei live, al nucleo storico della band composto da Emidio Clementi, Egle Sommacal e Vittoria Burattini si aggiunge la chitarra di Sara Ardizzoni.

Il tour nei teatri, curato da DNA concerti, prosegue poi il 2 e 3 marzo al Cineteatro Lumière di Pisa, il 14 all’Auditorium Fondazione Cariplo di Milano, il 15 al Circolo della Musica di Rivoli, il 21 all’Auditorium San Domenico di Foligno, il 22 al Teatro Cinema Moderno di Savignano sul Rubicone, il 23 al Teatro Alfieri di Montemarciano nell’ambito del Klang Festival, il 24 alla Cittadella degli Artisti di Molfetta, il 25 al Teatro Partenio di Avellino, l’11 aprile al Teatro Toniolo di Mestre e il 13 al Teatro Miela di Trieste.

Sei anni dopo Aspettando i barbari, il panorama intorno quella strana cosa che chiamiamo musica italiana è cambiato totalmente, ma i Massimo Volume ci sono ancora.

Diversi da tutto, fedeli solo a loro stessi e a quell’idea di unicità che fin dagli esordi ha scandito tutti i loro passi e reso ogni loro nuovo disco un’esperienza intensa e mai ripetitiva.

Per la prima volta nella loro storia discografica, i Massimo Volume diventano un trio (Egle Sommacal, Emidio Clementi e Vittoria Burattini) e confezionano un album che scava proprio nell’essenza del loro suono, mai così volutamente scarno, minimale, eppure molto caldo e pieno, grazie anche alla produzione di Giacomo Fiorenza.

Tutto quello che si ascolta è stato realizzato con la voce, il basso, la batteria e le chitarre (tante chitarre). Non c’è l’ausilio dell’elettronica, non ci sono sintetizzatori o tastiere, nessun trucco. Solo i Massimo Volume al loro meglio e nella forma più pura.

Pura come l’acqua in cui “Il nuotatore” (come l’omonimo racconto di John Cheever) sguazza e che caratterizza sia dal punto di vista concettuale che testuale l’intero disco. Un elemento indomabile capace di travolgere tutto quello che trova, ma anche come sostegno che ci permette di restare a galla in questo mare densissimo che chiamiamo vita.

Il nuotatore è un disco pieno di storie e di personaggi, ben rappresentato dalla spiaggia affollata ritratta in copertina da Luciano Leonotti, abilmente manomessa da Marcello Petruzzi, e che mostra una folla di solitudini ben assortite. Un racconto diviso in nove tracce e che mischia l’auto-biografismo alla narrazione pura, passato e presente, il tempo e lo spazio.

I Massimo Volume sono una colonna della musica italiana, una vera e propria leggenda. Si sono formati nel 1991 a Bologna e hanno all’attivo sei dischi: Stanze (Underground records, ’93); Lungo i bordi (Wea, ’95); Da qui (Mescal, ’97); Club Privé (Mescal, ’99); la colonna sonora sonora del film Almost blue (Cecchi Gori 2001) di Alex Infascelli e il live Bologna nov. 2008 (Mescal, 2009), Cattive Abitudini (La Tempesta, 2010), Aspettando i barbari (La Tempesta, 2013). Nel 2008 per il Museo del cinema di Torino hanno rimusicato il film La caduta di casa Usher di Jean Epstein più volte, in seguito, portato anche in tour.

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