“EPISODIOS” indaga la realtà uruguaiana attraverso la fotografia

Roma. La mostra “EPISODIOS: Fotografia contemporanea uruguaiana”, ideata da Photology e curata da Martín Craciun, presenta per la prima volta in Italia, a Roma, una selezione di scatti di 9 artisti contemporanei uruguaiani. Da mercoledì 23 ottobre fino all’11 gennaio 2020 la Sala Dalí dell’Instituto Cervantes, a Piazza Navona, ospita 44 opere (colore e bianco/nero) di Natalia Ayala, Pablo Guidali, Irina Raffo, Federico Rubio, Francisco Supervielle, Karin Topolanski, Cecilia Vidal, Diego Vidart e Álvaro Zinno. Questa collettiva – che ha debuttato nel febbraio del 2018 all’art rooms & gallery Photology Pueblo Garzon, nel distretto di Maldonado – è organizzata da ANDAR – Associazione Nazionale dell’Arte e Instituto Cervantes di Roma, in collaborazione con il CdF, Centro di Fotografia di Montevideo, il Ministero dell’Istruzione e della Cultura dell’Uruguay, con il sostegno dell’Ambasciata dell’Uruguay in Italia, la Real Academia de España en Roma, l’Istituto italo-latinoamericano e il Ministero degli Affari Esteri dell’Uruguay.
“EPISODIOS” affronta, attraverso il linguaggio visivo, una serie di riflessioni sul tempo e sulla sua relazione con il paesaggio in Uruguay. Queste opere non hanno la pretesa di essere esaustive né tantomeno di rappresentare tutta l’attuale produzione fotografica del paese sudamericano, bensì sono un racconto intimista e personale della contemporaneità. Nell’esposizione romana viene presentato un corpo di opere che formano storie uniche. I lavori selezionati, infatti, propongono modi di conquistare, usare e rappresentare il paesaggio; cercano di comporre sguardi, suggerire percorsi e immaginare narrazioni.
La mostra mette insieme diversi lavori che, in modo impreciso, vogliono definire un territorio e un tempo: si fa espressamente riferimento alla volontà e alla visione creativa di ogni artista per produrre immagini che costruiscono un discorso comune.
Questa mostra costituisce un episodio di tanti episodi, unisce fotografi e artisti di varie generazioni con approcci e stili differenti, facendo convivere opere inedite e altre già esposte in precedenza. La selezione fotografica propone un dialogo costante tra lo sguardo intimista dell’artista e la cultura uruguaiana contemporanea e universale, svelando legami e contraddizioni.
Al vernissage della mostra, mercoledì 23 ottobre alle ore 18.30, hanno partecipato il curatore Martín Craciun – già rappresentate dell’Uruguay alla Biennale di Architettura di Venezia nel 2010 e 2014 – e i fotografi Natalia Ayala e Pablo Guidali. La mostra si potrà visitare gratuitamente fino all’11 gennaio 2020 presso la Sala Dalí in piazza Navona 91, dal mercoledì al sabato dalle ore 16 alle 20.

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