“CineFortunae – Capolavori Restaurati by the sea”, parte la rassegna alla Rocca Malatestiana

Fano. Entra nel vivo, con le giornate alla Rocca Malatestiana da oggi al 7 agosto, la programmazione di “CineFortunae – Capolavori Restaurati by the Sea,” la rassegna di cinema promossa da FanoFellini e dall’Associazione La Locura, con il contributo del Comune di Fano Assessorato alla Cultura, in collaborazione con Cineteca Bologna e con il sostegno di Profilglass, Arbo, BCC Banca di Credito Cooperativo di Fano, Schnell e Fondazione Carifano in corso a Fano fino all’11 settembre. Ospite d’onore, il 5 agosto, l’attore Ninetto Davoli. Per il terzo anno consecutivo la Rocca ospita le quattro serate centrali della rassegna con incontri, presentazioni e proiezioni di capolavori del cinema italiano sul grande schermo allestito all’interno della fortezza fanese, tra le più antiche delle Marche. Dopo l’omaggio a Federico Fellini nel 2020 e quello a quattro straordinarie interpreti del nostro cinema (Giulietta Masina, Anna Magnani, Sophia Loren e Monica Vitti) l’anno dopo, l’edizione 2022 è dedicata a Pier Paolo Pasolini, Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman, in occasione del centenario della loro nascita. Mercoledì 3 agosto alle 21:15 per Omaggio a Ugo Tognazzi – Tognazzi 100, presentazione e proiezione di “Amici miei” (1975) di Mario Monicelli con Tognazzi, Philippe Noiret, Gastone Moschin, Adolfo Celi, Milena Vukotic e Duilio Del Prete. Uno dei film più popolari della storia del cinema italiano, ancora oggi amatissimo e seguitissimo dal pubblico in TV e in home video. La pellicola era un progetto di Pietro Germi che riuscì a partecipare alla sceneggiatura ma non a dirigerlo per subentrati motivi di salute. Il testimone passò a Monicelli che lo ‘toscanizzò’ con alcune modifiche alle vicende dei protagonisti. Il film sbancò tutte le previsioni di incasso. Il successo che ne derivò aprì la porta del cinema e della tv alla comicità toscana fino ad allora assente dagli schermi. “Il più bel film sulla maledizione di essere toscani che l’Italia sinora abbia fatto” – scrisse Giovanni Grazzini sul Corriere della Sera nel luglio del 1975. L’anno dopo arrivarono anche i premi: due David di Donatello, miglior regista e miglior attore protagonista (Tognazzi), e tre Nastri d’Argento, miglior produttore, miglior soggetto e migliore sceneggiatura. Venerdì 5 agosto è la giornata di Ninetto Davoli che ricorda Pasolini. Alle 19:30 “Io e Pier Paolo”, l’attore incontra il pubblico in una conversazione con Carolina Iacucci, docente e critica cinematografica. Alle 21:15 sarà presente alla proiezione di “Uccellacci e Uccellini” (1966) di Pier Paolo Pasolini con Totò e lo stesso Davoli, nell’ambito di “Omaggio a Pier Paolo Pasolini – Pasolini 100”, in collaborazione con la Cineteca di Bologna. Davoli debuttò a quindici anni, nel 1964, come comparsa in “Il Vangelo secondo Matteo” di Pasolini che lo definiva “attore per forza” e che lo scelse due anni dopo nel ruolo del figlio di Totò, in “Uccellacci e Uccellini”. Film di genere fantastico, è una riflessione sui problemi degli anni ’60, dalla crisi del marxismo al destino del proletariato al ruolo dell’intellettuale. Senza una storia definita, come tutte le favole, ha per protagonisti un padre, un figlio e un vecchio corvo saggio che impartisce lezioni filosofiche nel tentativo di convincerli della validità delle sue parole. Il film fu presentato al XX Festival di Cannes, dove ottenne la menzione speciale della giuria e il premio come migliore attore a Totò. L’anno dopo, ai Nastri d’Argento del 1967, di nuovo Totò miglior attore e il premio al miglior soggetto.

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