Cesena. “Bestemmia”, il nuovo lavoro di Teatro Valdoca, è un’opera site-specific coprodotta da ERT / Teatro Nazionale in collaborazione con L’arboreto – Teatro Dimora | Centro di Residenza Emilia-Romagna e ideata per il Teatro Bonci, che conclude il percorso di ricerca artistica triennale correre volare pensare.
Lo spettacolo, in prima assoluta da oggi venerdì 17 fino a domenica 19 ottobre (venerdì e sabato alle ore 20.30, domenica alle 18.00), è allestito su palcoscenico e platea, il pubblico assiste dai palchi. “Bestemmia” avrà un breve prologo all’aperto: «dal balcone del Teatro Bonci, Mariangela Gualtieri pronuncerà le parole che in questo momento vorremmo dire alla nostra città e al mondo», scrive la compagnia.
«Il presente bestemmia – continua Teatro Valdoca – desacralizza le parole dei pacifici e scalpita così forte coi suoi orrori. Ma c’è anche tanta bellezza». Lo spettacolo tiene insieme due forze: «l’incanto sempre presente del selvatico del mondo» (percorso, studiato e abitato nel corso di vari mesi di esplorazioni video e registrazioni sonore) e «la stortura di un presente che ci travolge coi suoi sanguinamenti e macerie».
Nascono da questi pensieri i versi inediti di Mariangela Gualtieri, di riflessione e condanna, insieme al non volersi consegnare a una visione catastrofica delle sorti del genere umano e della terra. La generosità dei corpi dei performer (Silvia Calderoni, Eugenia Giancaspro, Mariangela Gualtieri, Nico Guerzoni, Giuseppe Semeraro), il suono del musicista Lemmo e la voce di Sara Bertolucci lanciano «il loro dire e i loro silenzi» con una frontalità disadorna che fa parte della tradizione della compagnia e della scrittura registica di Cesare Ronconi. Per una testimonianza che «spetta al teatro e alla sua inattualità».
“Bestemmia” è il terzo movimento del percorso correre volare pensare. La prima fase ha prodotto il video “Come cani, come angeli” con i versi della poetessa Ida Travi, tra i protagonisti insieme a Silvia Calderoni e Nico Guerzoni. La prima proiezione è stata programmata nella Sala Cinema della Biblioteca Malatestiana di Cesena (il 3 novembre 2023 nell’ambito della rassegna a cura della compagnia “Ciò che ci rende umani”) e sarà replicata sabato 18 ottobre alle ore 17.00 con una introduzione di Cesare Ronconi che presenta il percorso triennale.
Tra l’autunno del 2024 e la primavera del 2025 si è svolta la seconda fase, una mappatura di luoghi e suoni con il musicista Lemmo, il fonico Michele Bertoni e il fotografo e videomaker Pier Paolo Zimmermann, per indagare il paesaggio come teatro e il teatro come paesaggio, nelle diverse stagioni. Una partitura dell’andare per boschi e per mare (la foresta di Camaldoli, le gravine di Otranto e l’Adriatico settentrionale) con orecchi e occhi spalancati e la giusta strumentazione e attenzione.
Il materiale sonoro e visivo raccolto negli attraversamenti dà vita a una ricerca sul suono e sulla voce, nutrimento della nuova opera. A Lemmo si uniscono attrici e attori per le sessioni di prova e registrazioni vocali. Mariangela Gualtieri compone il testo originale, Cesare Ronconi lavora alla spazializzazione del suono e alla composizione scenica.
Tappa importante è stata “La scuola grande del bosco”, residenza creativa nell’agosto 2025 a L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino per la ricerca e la composizione del nuovo spettacolo, che ha aperto il processo creativo alla visione del pubblico (sabato 6 settembre).
Crediti foto: Simona Diacci.


