“Anthropos e Kairos”, a Roma una mostra incentrata sul cambiamento climatico

Roma. Venerdì 9 giugno alle ore 17.00 inaugura, presso la Sala Nagasawa dell’Ex Cartiera Latina a Roma, il Progetto Climate Change “Anthropos e Kainos” II, a cura di Maria Rita Bassano Ferretti e Carlo Marchetti. L’evento si avvale del patrocinio di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura e della collaborazione di numerose associazioni che operano nel settore ambiente.

Il Clima. Non c’è argomento più urgente. Il riscaldamento globale, causato dall’uso di combustibili fossili, dal disboscamento su larga scala e dagli allevamenti intensivi, genera conseguenze gravi ed importanti. Piante e specie animali vanno estinguendosi, le calotte glaciali si sciolgono e il livello del mare si sta innalzando. È necessario agire, prendere posizione, divulgare, e questa consapevolezza ha motivato i curatori a chiamare l’Arte a sostegno, per realizzare il primo evento del 2022 ed oggi il secondo appuntamento del Progetto Climate Change “Anthropos e Kainos II” 2023, un evento tematico di enorme attualità, il cui titolo deriva dall’unione di due parole greche: anthropos (uomo) e kainos (recente, nuovo). Il significato che assume, dunque, è quello di un “periodo in cui la Terra ha un nuovo aspetto a causa delle azioni umane”: senza sostituire il termine corrente usato per l’epoca geologica attuale, Olocene, indica esclusivamente l’impatto che l’homo sapiens ha sull’equilibrio del pianeta, sull’impatto dei cambiamenti climatici e sul loro destino. Visto attraverso il prisma dell’arte, il progetto presenta più di cento tra opere di artisti italiani ed esteri, coinvolgendo inoltre designer, architetti, street artist, attori, poeti, musicisti, e ricercatori che si confrontano, con la volontà di farsi vettori del cambiamento e dare la possibilità di rovesciare l’idea di mondo. Un percorso in cui l’arte è ambasciatrice di sensibilizzazione, soprattutto verso un pubblico ancora in difficoltà nel percepire l’entità del pericolo della crisi climatica.

L’arte e l’artista, antropologo e “semionauta” intento a navigare e ad intercettare nelle sue esplorazioni il mondo, sono il punto di contatto positivo per ispirare l’azione e il cambiamento dei comportamenti nei confronti della natura e del pianeta, mettendo in luce e denunciando i problemi e le indifferenze dei potenti della terra, evidenziando le possibili soluzioni della crisi climatica, spiegando l’effetto serra e come dovremmo agire per limitare i danni. Negli ultimi anni in Europa e nel mondo molti artisti hanno denunciato i cambiamenti climatici e l’indifferenza dei leader mondiali, hanno appoggiato i movimenti ambientalisti, e molti di questi sono a sostegno dell’evento, e messo in discussione la società dei consumi: è ciò che “Anthropos e Kainos” fa qui oggi. Una performance corale, che propone un’introspezione per smentire idee preconcette e sensibilizzare positivamente ed attivamente, proponendo al visitatore un’intensa riflessione sul rapporto che lega il Sapiens e l’ambiente naturale, esprimendo tutta la cecità ancora presente nell’uomo nei confronti dell’attuale situazione.

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