Al Castello Aragonese di Baia rivive la grande epopea dell’eroe virgiliano Enea

Bacoli. Sarà in scena giovedì 1° settembre alle ore 19.30, presso il Castello Aragonese di Baia – Parco Archeologico dei Campi Flegrei, lo spettacolo “L’amore, le armi: Enea, eroe moderno”. In scena Viola Graziosi e Giuseppe Sartori. Musiche di Stefano Saletti & la Banda Ikona. Commento storico di Laura Pepe. Regia di Piero Maccarinelli.

Virgilio declina in Enea l’amore in tutte le sue espressioni: da quello filiale e paterno (Ascanio, detto anche Julo, e Anchise) portati in salvo da Troia in fiamme, a quello coniugale (Lavinia) fino alla passione carnale e sensuale per Didone, abbandonata in nome di un impegno morale più alto, la fondazione di Roma e la creazione di una nuova stirpe, la Gens Julia.
Enea è l’uomo giusto e il politico saggio che assolve ad una responsabilità più grande, complesso è quindi il rapporto con i nemici a cominciare da Turno e da Lauso, figlio di Mezenzio.
Con Eurialo e Niso Virgilio racconta mirabilmente la forza dell’amicizia e di un amore che solo la morte può fermare. Nell’incontro con Andromaca, Enea rivive la tragica fine di Troia e sente tutto il peso del suo destino, vorrebbe fermarsi, ma non è ancora tempo di pace.
A Cuma Enea incontra la Sibilla che gli preannuncia guerre sanguinose in Italia, ma lo incoraggia. Enea, pronto ad affrontare i nuovi pericoli, chiede alla Sibilla di accompagnarlo nel regno dei morti, fino a riabbracciare suo padre Anchise.
Anche gli Dei nella “Eneide” conoscono la passione e si schierano con i loro protetti ma anch’essi devono sottostare al Fato che ha scritto la vittoria di Enea e la fondazione di Roma: Venere chiede a Vulcano di forgiare le armi per il figlio Enea, Giunone cerca in tutti modi di ostacolare Enea, Giove si pone come garante del compimento del Fato. Pietas e onore, furore e orgoglio, il peso di un destino da compiere e il desiderio di pace, giustizia e misericordia, la responsabilità sociale e morale: le virtù di Roma.
Enea non è solo un eroe, è soprattutto il più umano degli eroi. Conosce la pietas e la compassione ma ha ben chiaro che per governare bisogna sconfiggere i nemici. Insomma, Enea fondatore di Roma e “L’Eneide” come punto di partenza e speriamo di arrivo di una riflessione sulla tolleranza e l’empatia non inutilmente buoniste, anzi consapevoli della necessità dei conflitti per arrivare ad una pace e ad un governo che basi la sua forza proprio su tolleranza ed empatia.

Il prossimo appuntamento si terrà martedì 20 settembre: Cavea del Parco della Musica “Ennio Morricone” in collaborazione con la Fondazione Musica per Roma.

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