“Adesso che ci sei”, il nuovo singolo di Veronica Kirchmajer è un racconto a cuore aperto

Bologna. Appena prima della fine dell’anno ho avuto il piacere di conoscere e intervistare Veronica Kirchmajer, cantante e musicista romana, di cui dal 3 dicembre possiamo ascoltare il nuovo singolo “Adesso che ci sei”.

Come hai scoperto la tua passione per la musica?

Ho incontrato per la prima volta la musica sui banchi di scuola grazie alla fantastica professoressa che mi ha seguito durante le scuole medie: ho conosciuto il musical, genere teatrale rispetto al quale sono sempre stata molto appassionata, e il pianoforte. Questa esperienza mi ha fatto scoprire l’amore per il mondo dello spettacolo e mi ha permesso di sviluppare una capacità che in seguito si sarebbe mostrata fondamentale: l’attitudine a sentirmi a mio agio e ad ambientarmi facilmente su qualsiasi palcoscenico. Tra i momenti che ricordo con più piacere di questi anni c’è sicuramente quello di aver presentato alcuni spettacoli in uno dei teatri più importanti di Roma: il Teatro Orione.
Affianco all’ottima preparazione che ho ricevuto durante il percorso scolastico, è stata imprescindibile la figura di mia madre, Elena Romano, che ha lavorato come autrice musicale con importanti personalità della musica italiana, come Renato Zero e Franco Califano.
Solo dopo in realtà, verso i vent’anni, complice la mia timidezza, ho scoperto il mondo del canto.

Tra le tue esperienze degli ultimi anni, spicca sicuramente la partecipazione al programma “All Together Now”, in onda su Canale 5 nel 2020.

È stata un’esperienza molto stimolante: ho partecipato a questa trasmissione nel ruolo di giudice ed è stato molto interessante trovarmi, per una volta, dall’altra parte del palcoscenico ed osservare i concorrenti fare propria ed utilizzare al meglio l’ansia e l’agitazione che tutti noi musicisti proviamo prima di esibirci.
L’emozione più grande l’ho provata però quando, durante la seconda edizione, ho avuto l’occasione di cantare un mio brano, “Canto”, dedicato interamente ai bambini affetti dalla sindrome di Tourette.
“All Together Now” ha avuto un grande impatto sulla mia carriera musicale: oltre ad avermi dato la possibilità di indossare una nuova veste nel campo dello spettacolo, mi ha consentito anche di esibirmi in prima serata con un brano di grande importanza personale.

Da dove è nata l’ispirazione per il tuo singolo “Adesso che ci sei” e la scelta di un luogo come Sacrofano, vicino a Roma, per le riprese del videoclip?

Il testo di “Adesso che ci sei” è nato inizialmente quasi come un esercizio spirituale, per esorcizzare e mettere nero su bianco le mie emozioni dopo una delusione amorosa. Solo qualche mese dopo, io e il mio arrangiatore Fabio Garzia abbiamo deciso di trasformarlo un brano musicale.
Per quanto riguarda le riprese del videoclip, la scelta è ricaduta su Sacrofano perché, essendo circondato da un vero e proprio bosco, questo luogo rendeva perfettamente l’atmosfera di riflessione e introspezione che mi circondava mentre scrivevo questo brano.

Sei una cantante dalla grande versatilità: hai scritto anche molti brani in inglese. Come mai questa scelta e quali sono le eventuali difficoltà che hai incontrato?

Inizialmente, complici una laurea in Lingue e la musica americana che ho sempre ascoltato con grande trasporto, mi era più facile cantare e condividere le mie emozioni in inglese. Solo dopo mi sono resa conto che usavo questa lingua un po’ come schermo tra me e il mio pubblico per mimetizzare, almeno in parte, il vero significato delle mie strofe. Per quanto l’inglese sia sicuramente conosciuto in Italia, sono pochi gli ascoltatori che lo comprendono bene quanto l’italiano e questo mi dava la sicurezza di mettere a nudo le mie sensazioni.
Ora, invece, mi trovo molto meglio con l’italiano: vedere qualcuno che si emoziona e si commuove davanti alla mia musica è davvero la soddisfazione più grande.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Sto lavorando, insieme a un altro cantante conosciuto proprio grazie all’esperienza di “All Together Now”, ad un nuovo brano, scritto da mia madre, che sarà sia in lingua inglese che italiana. Spero che presto si inizierà a sentirne parlare!

Consiglio vivamente a tutti di ascoltare il nuovo singolo di Veronica, “Adesso che ci sei”, poiché è un brano in cui è estremamente facile ritrovarsi. L’emozione più grande che può dare la musica è quella di farci sentire compresi e capiti. In questo sicuramente Veronica ha fatto centro.

Non posso fare altro che farle un grande in bocca al lupo per tutti i suoi progetti futuri!

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