Franco Branciaroli porta “Jean Valjean” al Piccolo Teatro Strehler

Milano. Franco Branciaroli è “Jean Valjean” nella messa in scena teatrale di uno dei capolavori della letteratura, “I Miserabili” di Victor Hugo, al Piccolo Teatro Strehler, dal 12 al 24 febbraio. Lo spettacolo, una produzione Teatro Stabile Del Friuli Venezia Giulia-CTB Centro Teatrale Bresciano-Teatro de Gli Incamminati, è diretto da Franco Però e adattato per la scena da Luca Doninelli.

“La sfida è portare in scena un romanzo immenso, 1500 pagine che appartengono alla storia non solo della letteratura, ma del genere umano”, dice Luca Doninelli. “I Miserabili” è veramente un fiume in piena di cui noi restituiremo un’onda o poco più», sono le parole di Franco Però.
Un’opera che parla a ogni epoca, perché tocca grandi temi universali: dignità, dolore, misericordia, giustizia, redenzione. “Un’importante induzione verso questa scelta – spiega il regista – viene dal momento che stiamo vivendo nelle società occidentali, dove si assiste all’inesorabile ampliarsi della forbice fra i “molto ricchi” e i “molto poveri”, fra chi è inserito nella società e chi invece ne è ai margini. Victor Hugo continua a stupirci e impressionarci per le assonanze con l’attualità, per la capacità di affrontare temi diversissimi, di mettere assieme momenti alti e momenti bassi”.
Nel ruolo del protagonista, Jean Valjean è Franco Branciaroli che definisce il suo personaggio “uno strano santo, una figura angelico-faustiana. Il ritratto di un’umanità che forse deve ancora venire”.

La scenografia firmata da Domenico Franchi è dominata da tre elementi che sembrano una rivisitazione degli antichi periaktoi, che si muoveranno sempre, offrendo la possibilità di continui mutamenti di scena e di sfondo. Lo spettatore potrà interpretarli in modo ogni volta diverso, concreto o metaforico, magari intuendovi le pagine di un libro che gli attori ‘sfoglieranno’, attraversando il grande romanzo di Hugo ed il suo mondo, basso e alto, tragico e mutevole.
I costumi sono stati studiati da Andrea Viotti a partire da illustrazioni francesi dell’epoca, base di una ricostruzione e reinvenzione dalla grande forza evocativa.

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