Roma. Giovanissima, ha infatti solo 16 anni, ha già inciso tre singoli ed ha preso parte a varie serie tv e spot pubblicitari. Si districa tra numerosi impegni e si dedica con costanza e volontà alla musica e alla recitazione. Incontriamo Rebecca Antonaci.
Quali sono i punti di riferimento per la tua musica?
Attualmente sto conducendo un genere di musica indie e indie – pop, sono molto dentro a questo genere ma è un evento temporaneo perché sto già lavorando ad un album, il primo, che è totalmente l’opposto di quello che sto facendo ora. Sarà una metamorfosi per il mio lavoro di artista e sarà un genere più dark – pop. Uscirà nell’ottobre 2021 e l’album sarà su tema spazio, è tutto in fase di creazione.
Hai inciso già tre singoli, “Sui tetti di Roma”, “Ruggine” e “Adolescenti”. Cosa ci puoi raccontare sulla genesi di questi tre brani?
Sono una parte di me, io voglio molto bene a questi brani perché descrivono una parte essenziale della mia essenza, di cosa ero io in quel determinato periodo della mia vita e fissano le mie emozioni, soprattutto quelle del momento, come farebbe una fotografia. Posso dire che i miei brani sono la fotografia del attimo che stavo attraversando. Raccontano esperienze che ho vissuto, emozioni che ho provato per la prima volta, sentimenti che restano indelebili. Parlano del mio primo amore, del ragazzo con cui sto ora, della mia storia attuale.
Oltre alla musica sei attiva anche nel campo del cinema e della recitazione. Cosa ci puoi raccontare di queste esperienze?
Non mi piace definirmi con un solo termine, cantante o attrice, perché sono entrambe. Adoro il cinema e adesso uscirò con una nuova serie tv, “Luce dei tuoi occhi”: è un giallo e narra la storia di una donna che cerca sua figlia, uscirà dopo l’estate. Ho recitato anche nello spot della Barilla e in un’altra fiction “Lea e i figli degli altri” che sarà trasmesso su Rai 1.
Continuo a studiare recitazione e doppiaggio e a perfezionarmi sempre di più.
La passione per la musica e la recitazione è nata grazie a delle persone che me l’hanno trasmessa, soprattutto la mia prima insegnante di musical, in quanto iniziai il primo corso di musical per gioco, perché mi piaceva il mondo delle arti. Ero una bambina vivace e amavo stare al centro dell’attenzione, cioè intrattenere le persone attraverso gli spettacoli, ed è stata una conseguenza naturale l’ambito cinematografico e musicale. Successivamente ho cominciato a studiare musica seriamente, frequento un liceo musicale e studio pianoforte al Conservatorio. Ho iniziato a scrivere i primi brani durante la pandemia, perché sentivo l’esigenza di esprimersi. Così sono nate le prime canzoni.
Hai solo 16 anni e conduci moltissime attività, ti dividi tra studio, set e musica. Come ti senti nell’affrontare così tanti impegni? Ad una tua coetanea che vorrebbe cimentarsi in questi ambiti, quali consigli daresti?
Sono molto impegnata sin da bambina, riesco ad organizzarmi in tutti i settori. Alla scuola tengo moltissimo e sono molto brava nello studio. Riesco a conciliare il tutto senza sforzo e non sovrappongo le cose.
Ad una mia coetanea consiglierei di spingersi sempre oltre i propri limiti, di mettercela tutta, il tempo e la volontà si trovano, nulla è impossibile.
Quali saranno i tuoi progetti futuri?
In ambito cinematografico mi piacerebbe partecipare ad un film per il cinema mentre in ambito musicale vorrei condurre un tour nazionale e stare al contatto con la gente.
Ora come ora amo vedermi in questo ambito, ma non escludo di svolgere un altro lavoro in futuro. Vorrei anche frequentare l’università, mi piacerebbe studiare Filosofia o Lettere Moderne.