MIlano. La mostra “Versaglia” presenta una serie di opere realizzate con il vetro dagli studenti di tre licei artistici di Biella, Milano e Sesto San Giovanni affiancate a una selezione di manufatti di artisti contemporanei che si sono misurati con l’utilizzo del vetro e dello specchio come materiale espressivo. L’esposizione viene presentata in due tappe, la prima dal 22 al 30 maggio presso Palazzo Ferrero di Biella mentre la seconda viene accolta dal 6 al 13 giugno presso la Almach Art Gallery di Milano. Il titolo dell’esposizione richiama la reggia di Versailles reinterpretando il termine in chiave italiana: un omaggio alla funzione sociale e simbolica dello specchio, elemento centrale nella celebre Sala degli Specchi del Re Sole, qui ripensato come strumento di riflessione e relazione nell’arte contemporanea, a partire dalla sua radice etimologica latina vertere, ovvero “rivoltare”. L’esposizione è il culmine del progetto “Vetraspecchio” che, grazie all’impegno e alla passione degli autori Sandro Pezzoli e Andrea Zepponi, intende far conoscere il vetro, le sue particolarità e il suo fascino attraverso percorsi didattici interdisciplinari che coinvolgono insegnamenti umanistici, scientifici, artistici e progettuali. Accompagnati dai docenti, gli studenti delle classi terze, quarte e quinte di tre licei artistici – Brera a Milano, Enrico De Nicola a Sesto San Giovanni e Giuseppe & Quintino Sella a Biella – hanno avuto l’occasione di conoscere professionisti, artisti ed esperti del campo vetraio oltre ad essere accompagnati nella produzione di un’opera d’arte che vede il suo fulcro nell’utilizzo dello specchio e nella sua interpretazione. Il progetto didattico, ideato con il sostegno del Comitato Vetri di Laguna – Venezia, accompagna gli alunni in un percorso creativo tra arte, scienza, filosofia, letteratura e design, con l’obiettivo di riscoprire il vetro come materia viva, storica e affascinante. Tra in numerosi progetti emergono tematiche contemporanee e profonde, interpretate con la sensibilità e lo sguardo vivace dei giovani artisti, lo specchio rappresenta così il limite tra interiorità ed esteriorità, occasione per indagare il corpo, l’animo e le molteplici sfaccettature che ognuno racchiude; i riflessi, invece, diventano simboli di un’identità mutevole o di una gabbia di stereotipi da ridurre in frantumi, ma anche l’occasione di poter apprezzare quanto di bello possediamo e che, senza uno sguardo esterno, non riusciamo ad apprezzare. Ogni opera custodisce lo sguardo unico e autentico dei giovani studenti che, grazie alla forza del linguaggio artistico e alle infinite possibilità espressive del vetro, restituiscono uno spaccato della società contemporanea con le sue fragilità, speranze e contraddizioni.