San Nicola la Strada. Il 14 e il 15 giugno si è tenuto il Festival del Libro di Alterum i cui ingredienti principali sono stati le parole, i libri, gli incontri con autori, scrittori e giornalisti, il tutto guidato da un unico motore: la passione per la cultura.
Il Festival ha preso il via sabato 14 giugno presso “Il Tinello” a San Nicola la Strada. L’evento, organizzato dall’associazione culturale Alterum, ha trasformato per due giorni la città in un punto d’incontro tra lettori, editori e scrittori, con un programma ricco e dinamico che è proseguito anche domenica 15 giugno.
La manifestazione si è svolta dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00, con ingresso libero, e ha coinvolto numerose case editrici indipendenti del territorio e non solo: Terra Somnia, Edizioni Melagrana, Homo Scrivens, D’Amato Editor, Pensiero Creativo, AperiA, Terre Blu, Marotta & Cafiero, Martin Eden e Napoletanamente.
La giornata di sabato è iniziata con la presentazione de “Il peso dei se” di Gino Bernardi, per la casa editrice Terra Somnia. Molto apprezzato anche l’intervento di Vincenzo Mazzarella, scrittore e storico dell’arte, che ha affascinato i presenti con il suo racconto personale e professionale, tenendo viva l’attenzione con ironia e competenza.
Il pomeriggio è proseguito tra interviste e laboratori: in particolare, quello di scrittura creativa condotto da Sante Roperto, sceneggiatore e autore, seguito da un’intervista che ha approfondito la differenza tra scrittore e sceneggiatore e il complesso passaggio dall’opera letteraria al linguaggio cinematografico. È stato poi il turno di Martin Rua, autore di thriller, che ha condiviso con il pubblico il suo universo narrativo, ricco di mistero e alchimia.
Tra le presentazioni, spicca quella della collana “Sguardi” della casa editrice Terre Blu, illustrata dal fondatore Giuseppe Coppola, che ha raccontato la storia e l’identità della sua realtà editoriale. La giornata si è conclusa con la presentazione del libro “Dimmi come quando c’erano i Beatles” di Gio Vescovi, edito da AperiA.
La giornata di sabato è iniziata con la presentazione de “Il peso dei se” di Gino Bernardi, per la casa editrice Terra Somnia.
Domenica 15 giugno il festival è proseguito con una seconda giornata densa di appuntamenti. La mattinata si è aperta con Marianna Scagliola, che ha presentato “Una famiglia allargata, cane compreso” per Napoletanamente, seguita dall’intervista alla scrittrice Vincenza Alfano, che ha riflettuto sul rapporto tra intelligenza artificiale e creatività, sottolineando come sia importante non farsi sostituire mai da una macchina ma, al massimo, di utilizzarla come un supporto.
Alle 11:00 lo spazio è stato occupato da Luca Arenella, rappresentante della casa editrice Marotta & Cafiero. Luca, più che presentare il libro “Spacciatori di libri” di Rosario Esposito La Rossa, si è concentrato sulla realtà in cui la casa editrice è nata: quella della “Scugnizzeria” di Scampia, un’associazione che agli albori era una scommessa poi ampiamente vinta. Luca Arenella ha raccontato la straordinaria iniziativa intrapresa da Rosario Esposito La Rossa e da Maddalena Stornaiolo: ha avuto inizio nel 2016 con l’apertura della prima libreria nell’aria nord di Napoli ma che ha origini precedenti e amare. Questa si collega alle vicende della faida avvenuta a Scampia nel 2004, che ha visto la morte di 17 innocenti e, tra loro, del primo ragazzo diversamente abile ucciso dalla camorra: Antonio Landini, il cugino di Rosario.
Da lì è nata la “lotta” di Rosario Esposito La Rossa, che è riuscito a creare un luogo in cui per i ragazzi “sognare il sogno impossibile” è possibile, poiché accolti in quella che è una realtà ancora oggi in crescita. Tutti gli “scugnizzi” di Scampia si riuniscono in quella che è una “piazza di spaccio” di libri e cultura, in cui possono svolgere corsi di teatro o fotografia, ricevendo, così, un’opportunità per far crescere il loro talento. Cosa non scontata.
Mentre la mattinata si è chiusa con Serena Venditto che ha presentato i suoi giallo-commedia, i cui personaggi principali sono il mistero e la risata, il pomeriggio è iniziato con la casa editrice Edizioni Melagrana, seguita dallo scrittore e autore comico Lello Marangio, che ha riflettuto sul rapporto tra disabilità e comicità, coinvolgendo attivamente il pubblico con la sua verve ironica e profonda. Si sono poi svolti gli ultimi due incontri: la presentazione dei romanzi gialli di Salvatore Guarino e Giancarlo Vitagliano “Homo Scrivens” e, a conclusione, l’incontro con il giornalista e scrittore Pino Imperatore, autore di “Benvenuti in casa Esposito”.
Il Festival del Libro di Alterum è stato un’iniziativa culturale preziosa per il territorio, capace di mettere in dialogo realtà editoriali indipendenti, autori affermati e nuove voci, in uno spazio aperto, accogliente e accessibile. L’evento ha il merito di aver riportato il libro al centro della vita cittadina, offrendo momenti di riflessione, scoperta e condivisione. Le piccole realtà editoriali si sono sentite valorizzate e ascoltate, creando un ambiente sereno, ricco di scambi culturali e umani, che ha incantato tutti visitatori.
Iniziative come questa creano ponti, arricchiscono e riempiono i cuori. Sono necessarie per la crescita personale e collettiva di una comunità come quella di San Nicola che per due giorni si è nutrita di parole, arte e cultura, che, nonostante tutto, restano la linfa vitale dell’uomo.
“Non esiste un vascello veloce come un libro per portarci in paesi lontani”. – Emily Dickinson