Pubblicato il volume “Saggi di diritto del mercato dell’arte” a cura di Fabio Dell’Aversana

Roma. SIEDAS – Società Italiana Esperti di Diritto delle Arti e dello Spettacolo – e PM Edizioni di Marco Petrini sono lieti di dare l’annuncio della pubblicazione dei “Saggi di diritto del mercato dell’arte”, a cura di Fabio Dell’Aversana, nella Collana dei “Quaderni di diritto delle arti e dello spettacolo”. Il volume è da oggi disponibile sul sito della casa editrice e nelle migliori librerie.
Il libro si apre con la prefazione del Presidente Emerito della Corte Costituzionale Prof. Avv. Annibale Marini e accoglie i contributi di Claudia Barcellona, Francesca Biundo, Giovanna Carugno, Arianna Cordeschi, Fabio Dell’Aversana, Carla Ippolito, Angelica Lama, Annaluce Licheri, Evelyn Grazia Nericcio, Angela Patalano, Matteo Roiz, Francesca Salvato, Maria Rosaria Santangelo e Claudia Tozzi, autori che, da varie angolature e diverse esperienze professionali, analizzano le più attuali tematiche del mercato dell’arte, complessivamente considerato da un punto di vista istituzionale ed economico.
Il volume non si limita ad un’analisi prettamente giuridica ma intende approfondire la tematica con un approccio interdisciplinare. Lo studio dei beni culturali pone una serie di complessità a causa della sua natura multiforme e delle sue competenze trasversali ma, sovente, si ignora il forte impatto socio-economico di tali beni: gli ambiti di indagine si sono arricchiti nel tempo anche grazie all’internazionalizzazione della tutela che ha abbandonato la sua dimensione statale per aprirsi ad orizzonti di respiro sovranazionale. Ciò è stato possibile mediante i notevoli progressi tecnologici che hanno agevolato in modo considerevole la tutela ed il restauro senza dimenticare la fruizione stessa dei beni. Al contempo, ad essere mutato è anche l’approccio – come opportunamente sottolineato dal Prof. Marini – che da conservativo è divenuto dinamico attraverso l’affiancamento delle attività di valorizzazione a quelle di tutela conservativa.
Leggendo i diversi contributi si evince quanto i beni culturali abbiano conquistato un ruolo di prestigio in ambito istituzionale grazie anche al pregio indiscusso di arricchire e formare non solo l’individuo ma di contribuire all’identità nazionale al pari della storia, della lingua e della cultura in generale.
Appare, pertanto, di fondamentale importanza un cambio di direzione a livello normativo che si ponga come obiettivo la realizzazione di beni culturali europei mediante una classificazione istituzionale.
Di estrema attualità in tal senso appaiono le differenti tecnologie volte alla tutela e alla valorizzazione dei beni, come l’analisi sull’autenticità delle opere, l’utilizzo del computer nei lavori di restauro, la fruizione dei musei attraverso tour virtuali o la trasformazione dei beni in un vero e proprio brand.
L’indice del volume può essere scaricato sul sito www.dirittodelleartiedellospettacolo.it.

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