“Mission Impossible The Final Reckoning”, Tom Cruise regala al pubblico uno spettacolo adrenalinico

Marcianise. Dal 22 maggio è finalmente arrivato, all’Uci cinema del Campania così come in tutte le sale italiane, “Mission: Impossible – The Final Reckoning”, l’ottavo e presunto ultimo capitolo della celebre saga d’azione con protagonista Tom Cruise nei panni del leggendario agente Ethan Hunt.

Il regista Christopher McQuarrie con questo film ha concluso l’arco narrativo iniziato con “Dead Reckoning – Parte Uno” (2023), facendo vivere sul grande schermo momenti di alta tensione, azione ed emozioni, accompagnate da qualche lacrima per i fan più incalliti. Tom Cruise, con la sua instancabile bravura, ci porta con lui nelle sue sfide, rapendoci e facendoci vivere due ore e cinquanta di pura adrenalina.

Oltre a Cruise, come sempre magistrale, tornano anche Rebecca Ferguson, Simon Pegg, Ving Rhames, Vanessa Kirby e Hayley Atwell, introdotta nel capitolo precedente, così come l’enigmatico antagonista Esai Morales. A loro si aggiungono nuovi volti come Greg Tarzan Davis e ci sono clamorosi ritorni, come quello di Rolf Saxon, che nel primo film è stato partecipe di una delle scene che più ha reso celebre l’intera saga.

In “The Final Reckoning” Ethan Hunt e la sua squadra dell’IMF si trovano di fronte a un’insidiosa minaccia: l’Entità. Questa è un’intelligenza artificiale che ha in pugno il mondo intero, poiché capace di manipolare dati, sistemi di difesa e alleanze tra nazioni. Il poco tempo incalza, così come l’Entità, invisibile ma potente, onnisciente e onnipotente.
La missione li condurrà a Lisbona, poi a Nuova Delhi, tra le Alpi Svizzere e nel Medio Oriente, che diventano teatro di combattimenti, inseguimenti, acrobazie fin troppo irrealistiche ma che generano suspense e fascino negli spettatori. Tom Cruise, come da tradizione, ha compiuto a corpo libero e senza controfigure la maggior parte delle scene d’azione, anche quelle più estreme, come una sequenza aerea da brividi.

La trama è un susseguirsi di scene intense, accompagnate da alcune sequenze emozionanti, in cui è possibile ripercorrere momenti epici dei “Mission Impossible” precedenti. Sono stati proprio questi frammenti a rendere la pellicola forse una delle meglio riuscite di tutta la saga.

Il regista ha dimostrato una grande capacità nel creare continuità con i film precedenti, con riferimenti accurati soprattutto al primo, al settimo e al terzo capitolo: dopo 20 anni finalmente il pubblico ha conosciuto il mistero della “Zampa di lepre”. Si scopre infatti che si trattava di una chiavetta crittografica primordiale, utilizzata per costruire l’algoritmo base dell’Entità. Questa scoperta innescherà un senso di colpa in Ethan e sarà proprio questo a spingerlo a compiere la sua, forse, ultima missione.
Il capitolo è stato presentato come la conclusione della saga anche dallo stesso Tom Cruise, che ha dichiarato che sarebbe stato l’ultimo film nel ruolo dell’agente Hunt: “Il film è il finale! Non si chiama “finale” per niente” – ha rilasciato.

Nonostante questo, il regista ha lasciato alla fine del film, come suo solito, uno spunto perfetto per un seguito, una scelta che farebbe piacere ai 409.000 spettatori accorsi nelle sale solo la prima settimana.

“Mission Impossible The Final Reckoning” è un perfetto addio, o arrivederci, a una delle saghe più amate del cinema d’azione. Il film racchiude tutto ciò che ha reso celebre “Mission Impossible”: tensione, spettacolo, emozione e una dedizione fuori dal comune da parte del suo protagonista. Una dedizione che l’ha sempre ripagato: il pubblico ha sempre dimostrano un grande affetto e interesse per la saga e questo ottavo capitolo ha ottenuto oltre 2,9 milioni di euro incassati solo in Italia nei primi giorni.

Che sia o no l’ultima missione di Ethan Hunt, che siate fan di vecchia data o nuovi arrivati, vale la pena andare al cinema e sedersi in sala, per essere avvolti dall’odore di pop corn e dall’adrenalina.

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