“Locus Festival 2025”, fari puntati in Puglia sulla mappa musicale internazionale

Locorotondo. C’è un bagliore che non si spegne, che anno dopo anno si fa più intenso, come una costellazione sempre più vasta e sorprendente. Un bagliore che dai trulli della Valle d’Itria attraversa borghi e masserie, risale le colline della Murgia e lambisce le onde dell’Adriatico, e che vibra nella pietra bianca, nella terra rossa, nella luce impalpabile delle sere d’estate. Non è la prima volta che accade: da oltre vent’anni ormai, questo bagliore trasforma la Puglia in una mappa di suoni e visioni. Dal 12 luglio al 14 agosto, con una preview oltre regione nel mese di giugno e nuove sorprese attese per settembre, quel bagliore torna a splendere: è il Locus Festival, alla sua ventunesima edizione. “Sounds Like Stars” è il tema che guida il 2025. Una dichiarazione d’intenti poetica e luminosa, che racconta la tensione del Locus verso l’alto e verso il futuro. Perché ogni artista in cartellone è una stella pronta a risplendere nel cielo d’estate, ma anche perché il festival continua a orientarsi attraverso i segni del tempo, leggendo i mutamenti, anticipando le traiettorie, seguendo nuove orbite senza mai perdere il legame con le proprie radici. La geografia del Locus disegna ogni anno un mosaico di luoghi simbolici, in cui musica e territorio si nutrono a vicenda. Le piazze e le masserie di Locorotondo restano il cuore pulsante del climax agostano ma a queste si affiancano nuovamente le arene urbane della Fiera del Levante di Bari e del Foro Boario di Ostuni, la meravigliosa Tenuta Bocca di Lupo immersa nei vigneti di Minervino Murge (BT), e da quest’anno anche le spiagge sabbiose di Torre Canne che, al tramonto, diventeranno parte danzante della galassia Locus. Ogni tappa è pensata per valorizzare il genius loci, trasformando ogni concerto in un rito collettivo capace di unire estetica e visione. Anche nel 2025 il “Locus Festival” si conferma come un osservatorio privilegiato da cui scrutare – e ascoltare – le traiettorie più affascinanti della musica contemporanea. Un cartellone che intreccia con naturalezza voci iconiche e scoperte sorprendenti, raccontando con stile e profondità la complessità del nostro tempo sonoro. Tra le presenze più attese spiccano stelle assolute della scena internazionale come Morrissey, voce che ha segnato un’epoca con i The Smiths e oltre, il mito funk di Nile Rodgers & Chic, l’eleganza magnetica di Benjamin Clementine, l’intensità post-rock dei Mogwai, la raffinatezza strumentale dei The Fearless Flyers, l’irriverenza geniale di Marc Rebillet, l’energia inafferrabile di Mezerg e la miscela elettro-orientale degli Acid Arab. Accanto a loro, il cuore della musica italiana batte forte in tutte le sue sfumature. Dai CCCP Fedeli alla Linea, che riportano in Puglia per un’ultima chiamata la loro carica storica e dissacrante, al pop raffinato di Brunori Sas, passando per la sensibilità emotiva di Diodato e il lirismo cinematografico dei Baustelle. Gli Afterhours celebrano i vent’anni di “allate per piccole iene” con una carica sempre viva, mentre i Calibro 35 presentano il loro nuovo, esplosivo album “Exploration”. Lo sguardo del Locus si apre come sempre anche alle voci più giovani e alle estetiche più ibride: Nayt e Psicologi danno voce alla Generazione Z con autenticità e urgenza, Mace porta in consolle la sua visione sonora ipnotica e trasversale. Lucio Corsi, reduce dal secondo posto a Sanremo e dalla sorprendente partecipazione all’Eurovision, incarna una teatralità glam unica. Joan Thiele e La Niña attraversano i linguaggi contemporanei con radici ben piantate tra soul, elettronica e Mediterraneo. Completano il quadro l’estro irriverente di Marco Castello, il ritorno degli storici Almamegretta per il trentennale di Sanacore, la psichedelia libera dei Neoprimitivi, la freschezza funk-jazz de Il Mago del Gelato e l’italo-disco colta e danzante di Disco Bambino. A precedere il viaggio in Puglia, una speciale anteprima fuori regione segnerà il primo passo del Locus 2025. A giugno, l’enigmatico trio australiano Glass Beams ha portato la sua ipnotica miscela di sonorità orientali ed elettronica contemporanea in tre location autorevoli: il Circolo Magnolia di Milano (20 giugno), il DumBo di Bologna (21 giugno) e il Teatro di Ostia Antica a Roma (22 giugno). Un prologo raffinato, che ha anticipato il tono e l’orizzonte musicale dell’edizione estiva.

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