Milano. Dopo il successo della prima edizione nel 2024, Milano si prepara ad accogliere nuovamente “Le Notti dell’Underground – Il Festival di Re Nudo”, la rassegna gratuita dedicata alla cultura alternativa che, dal 5 all’8 giugno, verrà ospitata dalla Fabbrica del Vapore con ben 52 eventi in programma e oltre 40 ore di teatro, musica, fotografia, cinema, poesia e street art.
Il Festival nasce come evoluzione contemporanea dello storico spirito di Re Nudo, la rivista e movimento che tra gli anni ’70 e ’80 ha incarnato il pensiero libertario e artistico della controcultura italiana e, anche quest’anno, l’ingresso sarà completamente gratuito, coerentemente con l’idea di accessibilità e apertura a tutti che caratterizza l’iniziativa.
Tema portante di questa edizione sarà il “Change Engagement”, ovvero il coinvolgimento attivo delle nuove generazioni nel cambiamento sociale e culturale, un invito a prendere parola, forma e spazio, un modo per comprendere quali siano i mutamenti auspicati dai giovani in un contesto sociale in rapida trasformazione.
Sono appena quaranta i progetti selezionati su 150 proposte ricevute durante una call to action durata quattro mesi, oltre 100 i giovani artisti indipendenti, tra i 16 e i 30 anni, che parteciperanno, affiancati da otto associazioni culturali, tre università e una scuola.
Nello specifico, il programma 2025 si presenta ancora più ricco della passata edizione, con vari appuntamenti da non perdere come la proiezione del docufilm “Un mistico etneo: Franco Battiato”, dedicato al periodo sperimentale dell’artista siciliano, “L’alternativa corta”, rassegna di cortometraggi curata da Riccardo Casiccia e il talk-laboratorio “Scrivere il silenzio / Vedere la musica”, un’esperienza a cavallo tra parola e suono, ispirata all’opera di John Cage.
Anche quest’anno, la musica sarà dunque protagonista in due forme, con set acustici ed elettrici che si alterneranno nel corso dei quattro giorni, offrendo un’ampia panoramica delle sonorità indipendenti italiane.
Il Festival è stato anticipato, lo scorso 10 maggio, dall’apertura della mostra “Si giocava a fare Woodstock – Parco Lambro”, visitabile fino all’8 giugno, un’esposizione che raccoglie 80 scatti in bianco e nero di Fabio Maria Minotti, testimoniando i leggendari Festival Re Nudo al Parco Lambro tra il 1974 e il 1976. Le immagini ritraggono artisti del calibro di De Gregori, Finardi, Bennato, Battiato, PFM, Stratos, raccontando una generazione che sognava di cambiare il mondo con la musica, l’arte e la partecipazione collettiva.
Maria Fratelli, Direttrice della Fabbrica del Vapore, sottolinea come il Festival rappresenti “un appuntamento con i talenti di oggi affinché possano diventare i professionisti del domani, con il coraggio e la sincerità del fanciullo di Andersen”, mentre il sociologo Francesco Morace evidenzia la sua capacità di “attivare un cortocircuito vitale”, partendo proprio dagli under 30 per generare innovazione sociale.
Con una partecipazione trasversale di università e associazioni, “Le Notti dell’Underground” si conferma dunque un festival vivo, inclusivo e necessario, un’occasione per riscoprire Milano come città aperta alla sperimentazione e alla voce dei giovani, dove l’arte diventa motore di dialogo, riflessione e cambiamento.