Due grandi opere protagoniste della “Beethoven Summer”

Milano. La “Beethoven Summer”, l’iniziativa estiva dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, dal 1° luglio al 30 agosto, sta ottenendo un sempre maggiore successo, e inizia a rappresentare per molti un appuntamento fisso settimanale. I mercoledì e i giovedì sera all’Auditorium di Milano stanno diventando un grande classico per molti appassionati e non, e sta accompagnando l’estate dei milanesi. Il 5 agosto e il 6 agosto alle 20.30 all’Auditorium di Largo Mahler (con replica venerdì 7 agosto alle 20.30 sul palco antistante il Teatro Sociale di Lecco), Claus Peter Flor dirige con laVerdi un altro caposaldo del repertorio sinfonico beethoveniano, e, più in generale, della storia della musica: la Sinfonia n. 6 in Fa maggiore op. 68 “Pastorale”, forse uno dei manifesti più compiuti della musica a programma, composta nel 1808 e avente come titoli dei quattro movimenti le seguenti descrizioni: “Piacevoli sentimenti che si destano nell’uomo all’arrivo in campagna: (Allegro ma non troppo) – Scena al ruscello: (Andante molto mosso) – Allegra riunione di campagnoli (Allegro) – Tuono e tempesta (Allegro) – Sentimenti di benevolenza e ringraziamento alla Divinità dopo la tempesta (Allegretto)”. Una serie di immagini vivide, ben visibili se si chiudono gli occhi durante l’esecuzione. Come del resto narrazione e musica si intrecciano armoniosamente nell’altro brano in programma, la “Leonore” Ouverture n. 2 op. 72a, composta tre anni prima della Pastorale, nel 1805, il brano sinfonico pensato come introduzione dell’unica opera di Beethoven, il “Fidelio”. Un programma, dunque, che mostra un Beethoven ricco di riferimenti extramusicali, dalla musica a programma all’opera.

Giungiamo così al secondo appuntamento tutto sinfonico della “Beethoven Summer”, con ancora nelle orecchie l’esecuzione che Flor e laVerdi hanno offerto dell’”Eroica”, la Terza Sinfonia del compositore di Bonn, mercoledì 22 e giovedì 23 luglio, dimostrando di aver ritrovato un vigore quasi inedito, riuscendo a trasmettere emozioni fortissime al pubblico e riscuotendo un clamoroso successo. In un Auditorium di Milano confortevole e sicuro come non mai, “accogliente quasi come un grande salotto”, come afferma Ambra Redaelli, Presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano “Giuseppe Verdi”, il 5 e il 6 agosto ecco un’altra grande sfida per i musicisti de laVerdi. Del resto, come afferma Claus Peter Flor, “i musicisti validi si riconoscono in queste situazioni. La sfida è trasformare il limite in un’occasione per suonare ancora meglio, per sentirsi comunque insieme, parte di un’unica entità”.

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