Milano. Dopo il travolgente successo, nello scorso maggio, al Festival Presente Indicativo | Milano Porta Europa, torna in scena, al Teatro Studio Melato dal 2 al 6 ottobre, il pluripremiato spettacolo di Marco D’Agostin, “Gli anni”.
Sola in scena, Marta Ciappina – tra danza, parole, musica e immagini – accompagna il pubblico in una riflessione sul senso della memoria e sul rapporto con il passato, tra grande e piccola storia.
“Gli anni” è una produzione VAN in coproduzione internazionale con Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e Fondazione CR Firenze, Piccolo Teatro di Milano, ERT / Teatro Nazionale, Festival Aperto – Fondazione I Teatri, Tanzhaus nrw Düsseldorf, Snaporazverein.
Che cosa rappresenta lo scorrere degli anni? Qual è il rapporto tra memoria individuale e memoria collettiva? Come si danza una vita? Prendendo spunto dall’omonimo libro di Annie Ernaux – in cui la scrittrice immagina che la vita della protagonista stia su due linee perpendicolari, l’orizzontale con gli accadimenti ordinari, la verticale riservata agli eventi eclatanti – Marco D’Agostin, artista associato al Piccolo Teatro, costruisce una coreografia per tentare di ricucire lo strappo tra quel che è successo un tempo e il modo in cui lo si vede ex post, ammantato di una strana irrealtà.
Marta Ciappina – interprete unica, nel panorama della danza italiana, per itinerario artistico e peculiarità tecniche – invita gli spettatori a giocare con la memoria, in una trama che intreccia piccola e grande storia, evocando episodi di cronaca, canzoni, pagine letterarie, frammenti di un passato comune. Lo spettacolo, che nel 2023 ha ricevuto il Premio UBU come Migliore Spettacolo di Danza e per la Miglior attrice/performer, è stato presentato all’ ultimo Festival Presente Indicativo | Milano Porta Europa all’interno di una “personale” dedicata a Marco D’Agostin.
Crediti foto: Michelle Davis.