Milano. Dal 4 al 9 febbraio, nella Sala Grande del Teatro Franco Parenti, Davide Livermore dirige Linda Gennari e Antonio Zavatteri nel primo allestimento italiano de “Il viaggio di Victor” di Nicolas Bedos.
Questo spettacolo segna per Livermore un simbolico passaggio dalle ultime regie prevalentemente legate alla tragedia classica al dramma borghese, nonché un passaggio da un “esterno” a un “interno”, da lavori corali a una dimensione più intima con due soli interpreti.
In scena la storia di un uomo che ha perso la memoria dopo un incidente d’auto e di una donna che lo assiste. Lui non sa più se gli piace il tè o il caffè, non riconosce la sua casa e tantomeno le persone che lo salutano per strada. Lei, lo incoraggia a riavvolgere il nastro, a cercare i ricordi, lo richiama alla sua responsabilità: sembra conoscerlo molto meglio di quanto lui non voglia ammettere.
“Il viaggio di Victor” di Nicolas Bedos – attore, regista, drammaturgo, classe 1979 che ha attirato l’attenzione di pubblico e critica in Francia e in Europa – con la sua scrittura solo apparentemente semplice, racconta, senza timidezze ma con grande empatia, le contraddizioni dell’animo umano, indagando senza timidezze le mille sfumature dell’amore. Parole confuse, a volte appassionate, a volte cattive, quelle di lui. Parole chiare, pazienti, a tratti disperate, quelle di lei. Il dialogo tra Victor e Marion è come una spirale, non ci sono vie d’uscita. Le battute dei due attori si intrecciano alle musiche – da Bach ad Arvo Part – sostenute da un preciso disegno sonoro curato da Edoardo Ambrosio Passo dopo passo, segreti e ricordi si ricompongono come un puzzle, svelando l’indicibile mistero che aleggia tra loro.
Racchiusa tra un sofisticato ledwall a pavimento e un grande specchio sul soffitto, la scena – curata dallo stesso regista insieme a Lorenzo Russo Rainaldi e illuminata da Aldo Mantovani – gioca con significative geometrie e sdoppiamenti, per poi trasfigurarsi grazie al video di D-Wok, in cui compare Diego Cerami, allievo attore della Scuola di Recitazione del Teatro Nazionale di Genova.
Gli abiti indossati da Linda Gennari e Antonio Zavatteri hanno l’inconfondibile eleganza di Giorgio Armani.
Crediti foto: Federico Pitto.