Cala il sipario sulla decima edizione del “Vittorio Veneto Film Festival”

Vittorio Veneto. Si è conclusa lo scorso 12 dicembre la più grande avventura del “Vittorio Veneto Film Festival”: oltre 2000 ragazzi coinvolti, 12 lungometraggi internazionali in concorso e più di 20 webinar con ospiti di spicco del mondo dello spettacolo.
Un Festival che vanta nove prestigiose edizioni passate e che si è messo in gioco proponendone una decima interamente virtuale. L’edizione è giunta al culmine con la serata di premiazione, trasmessa anch’essa in live streaming sul nuovo portale del Festival: una sfida raccolta con entusiasmo ed energia da parte del team organizzativo presieduto dal Direttore Artistico Giovanni Esposito e dal Direttore Generale Elisa Marchesini.

Giovani studenti provenienti da tutta Italia e centinaia di utenti iscritti hanno votato attraverso il portale del Festival, decidendo le sorti di questa X edizione e assegnando di proprio pugno agli autori dei film in concorso i quattro premi dedicati alle fasce d’età.

Vince per la FASCIA SANT’AUGUSTA (III, IV e V scuola primaria di I grado) “Berni e il giovane faraone” di Marco Chiarini (Italia), una sfida contro il tempo in un’avventura unica e mozzafiato. Un’amicizia insolita che attraversa i secoli; vince per la FASCIA MONTE BALDO (I, II, III scuola secondaria di I grado) “La mia famiglia a soqquadro” di Max Nardari (Italia). Una commedia all’italiana che affronta intelligentemente il tema del divorzio e della famiglia senza risparmiare le risate; vince per la FASCIA PIZZOC (IV e V scuola secondaria di I grado) “I hope you are well” di Du Bin (Cina). Un film drammatico tratto da una storia vera che racconta la coraggiosa battaglia della piccola Zhang Wang e di suo padre per guadagnarsi il diritto di vivere; vince per la FASCIA VISENTIN (III, IV e V scuola secondaria di II grado e studenti universitari) “The sister” di Alexandr V. Galibin (Russia). La tragicità della guerra non cancella gli affetti, anzi, ne può addirittura creare di nuovi. Questa è l’emozionante storia di Yamil, Oksana e della loro famiglia.

Nel corso della serata finale sono state lette le migliori recensioni scritte dagli stessi studenti-giurati. Per l’impegno dimostrato durante tutto il corso dell’edizione (dilatata nell’arco di quasi un intero mese), le classi riceveranno un esclusivo omaggio offerto dallo Sponsor tecnico JOBY. Il noto marchio ha voluto così gratificare i giovani, incentivandoli a seguire le proprie passioni.

Un ex aequo, invece, per quanto riguarda il Premio assegnato dalla Giuria di Qualità. Il presidente di Giuria – sceneggiatore e regista – Francesco Bruni, l’attrice e madrina del Festival Martina Stella, l’attore e regista Francesco Mandelli, il regista e presidente di AIR3 Carlo Sigon e la produttrice Valentina Paggiarin si sono confrontati per decidere il vincitore assoluto di questa X edizione del VVFF. “La varietà dei film in concorso, non solo per la forma ma anche per i contenuti, dedicati a varie fasce d’età, è stata per noi giurati una bella occasione e una sfida interessante” – ha commentato Sigon, mentre Bruni ha ammesso che “È stato difficile decretare un vincitore perché ci sono piaciuti molti dei film”.

Alla fine dei giochi i giurati hanno riconosciuto la forte personalità registica e il gusto estetico di Ulisse Lendaro e Francesco Carnesecchi. Vincono dunque il PREMIO GIURIA DI QUALITA’ “L’età imperfetta” di Ulisse Lendaro (Italia). I diciassette anni di Camilla, “l’età imperfetta” fatta di prime volte, di conflitti e di passione, di emozioni forti e di scelte irrazionali; “La partita” di Francesco Carnesecchi (Italia). Soldi, onore, sogni giocati sul campo da calcio. Durante la partita il tempo si ferma mentre il mondo corre veloce.

Tra gli ospiti d’onore di questa ultima ed entusiasmante serata di premiazione, il VVFF ha potuto vantare di diversi nomi noti del mondo del cinema e dello spettacolo ed ex volontari e addetti ai lavori delle passate edizioni del Festival, ora diventati dei professionisti nell’industria dell’audiovisivo: Nicolò Durante (attore), Mattia Gri (direttore della fotografia), Alessandro Padovani (regista) e Fabio Tabacchi (filmmaker).

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