“Caffè con vista” è il nuovo spettacolo dei ragazzi della Fondazione Un futuro per l’Asperger

Milano. Tornano il 7 e l’8 giugno al Teatro Gerolamo con un nuovo spettacolo i ragazzi della Fondazione ‘Un futuro per l’Asperger’, diretti da Alice De Andrè, che nella scorsa stagione ci hanno stupito per bravura ed energia. Ma noi, quando siamo soli, proprio soli con noi stessi, che realtà ci raccontiamo? Osiamo guardarci negli occhi? Oppure ci inganniamo e ci raccontiamo una “bugia bianca” per farcela andar bene lo stesso? Questo è il tema, intrigante e delicato, che Alice De André e gli attori della Fondazione ‘Un futuro per l’Asperger’ hanno scelto per quest’anno. “Caffè con vista” è il titolo della commedia, con dieci giovani in scena. In larga parte sono gli stessi che nella scorsa stagione ci hanno stupito ed emozionato per bravura, energia e capacità di tessere la “trama”. Era la prima volta che salivano su un palco e si misuravano con il pubblico. Perciò, abbiamo subito pensato al bis, al loro ritorno al Teatro Gerolamo con un nuovo spettacolo. E cioè… “Caffè con vista” è una commedia che racconta, con ironia e delicatezza, il microcosmo emotivo di dieci ragazzi con la sindrome di Asperger, chiusi in una stanza che è insieme rifugio, prigione e sogno. In scena c’è una stanza qualsiasi, con una macchina del caffè sempre rotta e una finestra che dà sul mondo. Un luogo sospeso in cui i protagonisti vivono, mentono, si nascondono, si raccontano e – a volte – si ascoltano. Ogni personaggio porta con sé una bugia bianca, un modo per proteggersi da ciò che fa paura: essere visti davvero. Ma qualcosa cambia. La macchina del caffè – simbolo silenzioso del non detto – comincia a reagire solo quando si dice la verità. E così, tra momenti comici, esplosioni improvvise, dialoghi surreali e confessioni tenere, la stanza inizia a respirare. E la finestra, che per tutto il tempo è stata guardata, diventa forse l’unico punto da cui guardarsi davvero. Caffè con vista è una commedia corale che parla di adolescenza, identità, bugie, amore e fragilità. Una storia sul coraggio di restare…o di uscire. Una storia che, forse, riguarda anche noi”. (Alice De Andrè).

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