“Acqua, Luce, Spiritualità”: la mostra personale di Anna Romanello realizzata tramite tecniche innovative e fotografia classica

Roma. Mercoledì 4 giugno alle ore 19:00 la Fondazione Rezza Pro Cultura et Caritate presenta la mostra personale “Acqua, Luce, Spiritualità”  di Anna Romanello a cura di Claudio Cremonesi, accompagnata da un saggio introduttivo di Michele Tarroni. Gli spazi della Chiesa di Santa Maria Annunziata in Borgo di Roma si apriranno ad un dialogo tra le opere esistenti e quelle disseminate da Anna Romanello: lavori realizzati mediante innovative tecniche di stampa calcografiche e xilografiche che l’artista fonde con la fotografia, la pittura e moderne tecnologie. Come scrive Michele Tarroni nel testo critico: «Il contesto in cui si inserisce questa iniziativa diviene ancor più significativo, coincidendo con il Giubileo 2025, un Anno Santo che, con il suo motto “Pellegrini di Speranza”, invita i fedeli a coltivare la speranza di un profondo rinnovamento spirituale; un anno speciale in cui i pellegrini di tutto il mondo potranno confermare profondamente la propria fede e connettersi con il ricco patrimonio storico e spirituale di Roma. Tuttavia, se accettiamo il “tuffo” nel simbolismo – che serve solo da innesco metaforico di un discorso sommerso e più articolato – esso rivela una sinergia profonda, radicata in una tradizione millenaria che vede nell’acqua una fonte di vita, purificazione e rinascita spirituale. Esaminiamo dunque: che cos’è una fontana? Le fontane rappresentano simbolicamente diversi aspetti, a seconda del contesto culturale e storico in cui sono inserite. Sono associate alla purezza e al rinnovamento, poiché l’acqua corrente simboleggia il flusso continuo delle energie vitali e l’idea di un costante rinnovo. La fontana, in quanto scrigno del bene più vitale, rappresenta una varietà di significati simbolici che riflettono diversi aspetti dell’esistenza umana, dalla spiritualità alla politica, dalla purificazione alla prosperità. L’acqua contenuta e gestita dalle fontane non è retaggio d’una particolare cultura ma vero simbolo universale. Nella tradizione cristiana, l’acqua è un potente simbolo del battesimo, il sacramento che segna l’inizio della vita spirituale, e che ha luogo dinanzi al fonte battesimale. Acqua, quindi, che rende visibile l’invisibile: prorompe dal lavoro di Anna Romanello l’esperienza dell’ineffabilità elementale espressa nelle forme sempre cangianti che sgorgano in un divenire senza posa, frantumando, e contemporaneamente ricostituendo, ciò che ci permette di vedere l’acqua e ciò che l’acqua a sua volta ci consente di intercettare, ossia la luce, nei suoi infiniti giochi di specchi e bagliori. Vediamo come la scelta di ospitare la mostra “Acqua, Luce, Spiritualità” nella Chiesa di Santa Maria Annunziata in Borgo assuma un significato ancora più profondo. Questo luogo sacro, testimone di secoli di storia e di fede, diventa uno spazio di dialogo tra l’arte contemporanea e la tradizione religiosa, un invito a contemplare la bellezza del creato e a riconoscere la presenza di Dio in ogni aspetto della vita. Anna Romanello, con la sua sensibilità ed il suo talento, ci offre uno sguardo nuovo ed originale sulle fontane romane, trasformandole in un’esperienza estetica e spirituale. La sua opera ci ricorda che l’arte, quando è ispirata dalla fede e dalla ricerca della verità, può diventare uno strumento potente per la contemplazione del divino e per la crescita spirituale. Questa mostra, quindi, non è solo uno fra i tanti eventi culturali ma un’occasione per riflettere sul significato della vita, sulla bellezza del creato e sulla presenza di Dio in mezzo a noi; fra fontane esterne e fonti interiori, è vivo il desiderio di condividere con lo spettatore la meditazione di un simbolismo tanto potente e traboccante nella città di Roma, che l’allestimento mira a cogliere in un vortice di luci, rimandi, colori, impressioni: un riverbero infinito, per entrare in contatto in maniera trasversale e multisensoriale con l’elemento Acqua, proprio poco prima di varcare la Porta Santa della Basilica di San Pietro».

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